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Raid israeliano con morte e distruzione

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"Siamo inorriditi, quello che è successo dimostra ancora una volta che nessun luogo è sicuro a Gaza"

A seguito di un attacco aereo israeliano che nella notte ha colpito un campo per sfollati a Tal Al Sultan, a Rafah, 180 feriti e 28 morti sono stati portati al centro per stabilizzazione per pazienti con traumi supportato da Medici Senza Frontiere (Msf).

"Siamo inorriditi, quello che è successo dimostra ancora una volta che nessun luogo è sicuro a Gaza. Continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e duraturo" dice Gaia Giletta, infermiera di Msf a Rafah.

Il centro dove sono arrivati i feriti è stato aperto lo scorso 15 maggio nella zona di Tal Al Sultan per ricevere, stabilizzare e poi trasferire i pazienti vittime di traumi ai pochi ospedali rimasti nella Striscia.

"Dobbiamo rispettare il lavoro della Corte Penale Internazionale, lasciandola lavorare senza intimidazioni. Purtroppo non è così: la Corte è stata fortemente intimidita e accusata di antisemitismo, come succede sempre quando qualcuno fa qualcosa che non piace a Benjamin Netanyahu. Le accuse di antisemitismo alla Corte sono inaccettabili". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. "Il termine antisemitismo è troppo importante per essere usato in questa occasione", aggiunge.

27 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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