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L'Africa pronta a dialogare con Kiev e Mosca

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Il Presidente del Sudafrica Ramaphosa ha parlato con Putin e con Zelensky nel fine settimana

I leader di sei Paesi africani, Zambia, Senegal, Repubblica del Congo, Uganda, Egitto e Sudafrica, hanno avviato un tentativo di mediazione fra Russia e Ucraina e si recheranno a Mosca e a Kiev "il prima possibile" nel tentativo di trovare una soluzione che porti alla fine della guerra, ha anticipato il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa. Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "hanno accettato di ricevere la missione e i capi di Stato africani rispettivamente a Mosca e a Kiev", ha aggiunto, dopo aver parlato al telefono, nei giorni scorsi, con i due leader. "Speriamo di avere discussioni intense", ha precisato, denunciando che il conflitto in Ucraina ha avuto "effetti devastanti", e che anche l'Africa "ne ha sofferto molto".

Intanto il contrasto all'aggiramento delle sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina riguarda anche "Paesi non Ue, dove i dati doganali hanno rilevato alcuni flussi anormali di merci sottoposte a sanzioni. Si tratta di esportazioni di merci Ue in Paesi vicini alla Russia, in particolare quelli nell'Unione economica euroasiatica (formata da Bielorussia, Kazakhstan, Russia, Armenia e Kirghizistan, ndr) e altri Paesi non Ue non allineati alle sanzioni. Abbiamo chiesto ai Paesi interessati di spiegare le ragioni di questi flussi anormali e di intraprendere azioni forti per fermarli". Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa al termine dell'Ecofin a Bruxelles.

17 Maggio
Autore
Claudio Mascagni

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