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RdC e la proposta del sottosegretario Claudio Durigon

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Il presidente Acli critico: 'non si attribuisce nessun tipo di ritardo al sistema delle imprese, della domanda-offerta, al sistema educativo'

"La proposta di Durigon sul Reddito di cittadinanza? Praticamente, essere poveri è una colpa". Ci va giù duro, il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, commentando il modello di riforma del Rdc illustrato dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, in un'intervista al Corriere della Sera. "Il tema è: essere poveri è diventata sostanzialmente una colpa e non si attribuisce nessun tipo di ritardo al sistema delle imprese, della domanda-offerta, al sistema educativo, al sistema formativo. Si dà tutta la colpa ai poveri: i poveri sono poveri perché, in pratica, non hanno voglia di lavorare", aggiunge il presidente delle Acli.

"La povertà -spiega Manfredonia- purtroppo è multidimensionale: è educativa, formativa, abitativa, culturale, sociale. Ci sono molti ritardi e non si possono attribuire le responsabilità alle sole persone", spiega Manfredonia.

"Il vero problema -sottolinea Manfredonia- è che c'è tanto lavoro povero, tanto lavoro poco dignitoso. Il reddito di cittadinanza fa coppia anche con il salario minimo, una soluzione di cui non sono innamorato, ma sicuramente bisogna fare qualcosa per chi va a lavorare e guadagna talmente poco da non sopravvivere. Aspettiamo da tempo una proposta in tal senso", conclude.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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