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Caso Regeni: da Egitto oggettiva ostruzione a giustizia italiana

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La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni lamenta l'ostruzionismo egiziano

"In tutta evidenza, la mancata collaborazione delle autorità del Cairo si configura come un’oggettiva ostruzione al naturale decorso della giustizia italiana che reclama un’adeguata presa di posizione politica": è quanto afferma la Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni nella relazione finale che sarà approvata oggi.

"E infatti intollerabile che da parte egiziana si ritenga di poter impunemente contravvenire alle più elementari concezioni del diritto ignorando che favorire la celebrazione del processo, ovvero parteciparvi da parte degli imputati, non implicherebbe affatto la sanzione della loro colpevolezza, ma significherebbe soltanto rispettare veramente e non solo formalmente l’ordinamento italiano. Il progressivo arroccamento ostruzionistico dell’Egitto - si afferma nella relazione - nei confronti dell’impegno delle istituzioni italiane per la ricerca della verità e della giustizia sulla morte di Giulio Regeni è ben esemplificato dalla diffusione "ad orologeria", alla fine dello scorso mese di aprile, di un documentario che ricostruirebbe il soggiorno al Cairo del giovane ricercatore, assolvendo da ogni responsabilità le autorità egiziane e riproponendo velatamente le trite allusioni ad una possibile attività spionistica ascrivibile alla sua affiliazione all’Università di Cambridge. Al di là del topos francamente poco più che letterario, qui rileva il fatto che il filmato, la cui realizzazione ha peraltro richiesto la destinazione di un non trascurabile finanziamento, sia stato diffuso sui social media in concomitanza con l’udienza preliminare allo svolgimento del processo e quindi trasmesso da una rete televisiva egiziana notoriamente compiacente".

"Pur scontandone la sicura buona fede, lascia perplessi che talune personalità italiane politiche e militari, che pure hanno ricoperto importanti incarichi, abbiano potuto farsi coinvolgere in una simile operazione di contro-informazione, questa sì tipica degli apparati di intelligence", sottolinea la Commissione.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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