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Renzi vede un spazio libero al centro per le Europee

Matteo Renzi

Il leader di Italia Viva chiude con Calenda e spera nel litigio del centrodestra per avere più consensi centristi

"E' atto un regolamento di conti tra la destra sovranista e la destra conservatrice e Vannacci è un simbolo di questa roba qua. La mancanza di Silvio Berlusconi si fa sentire. Questa divisione delle destra avrà degli effetti e apre uno spazio politico al centro. Noi abbiamo nove mesi di tempo e io dedicherò tutti i giorni a costruire una proposta politica diversa". Così Matteo Renzi a 'Gli incontri del principe'. "Contro Salvini e Meloni da una parte e Conte e Schlein dall'altra, noi ci andiamo a prendere il consenso".

"Da Letizia Moratti ad Andrea Marcucci, sono tante le persone che lavoreranno con noi, perché sono contrarie alla deriva a sinistra populista del Pd o ritengono che Forza Italia non sia credibile in questa fase di alleanza con Fratelli d'Italia e la Lega. Chi viene dal Pd non deve avere dubbi perché si chiama Centro. Noi non ci siamo mossi, è il Pd che è andato a sinistra. Non siamo noi che siamo andati via è il Pd che ha tradito se stesso scegliendo il grillismo". 

In vista delle europee dedicherò tutti i giorni a costruire una proposta politica diversa da quella di Schlein e Conte da un lato e di Meloni e Salvini dall’altro. Sono convinto che ci sia più del 4% di italiani che crede in una politica di centro riformista” continua Matteo Renzi, intervistato da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (Lucca).

“La partita Renzi-Calenda è finita, ha detto Calenda. Io credo che abbia sbagliato ma non ho alcun tipo di rimorso personale. A Carlo ho offerto di fare il viceministro, il ministro, l'ambasciatore, gli ho dato una mano quando si è candidato al parlamento europeo, al consiglio comunale, gli ho lasciato la guida del terzo polo, ho detto che mi andava bene la federazione, che mi andava bene il partito unico ma facendo i congressi. Il congresso con un partito, il 15 ottobre lo facciamo. Con Italia Viva. Avremmo fatto il congresso del partito unico, non vedevo motivo politico per la rottura. Comunque sia, se decide di andare da solo, la continua polemica quotidiana, quanto meno finirà. Sono in campagna elettorale per le europee, qualche idea e qualche relazione internazionale la ho. Questa discussione mi ha stancato. Se vuole stare c'è posto, se non vuole stare, pace”, ha aggiunto Renzi rispondendo a una domanda sul rapporto con Carlo Calenda.

1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

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