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E ora i partiti premono per le riforme

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Il presidente commissione affari costituzionali della Camera: 'bene confronto Meloni-opposizioni, è la strada giusta'

Il governo e la maggioranza di centrodestra rilanciano sulle riforme istituzionali. Martedì la premier Giorgia Meloni avvierà il confronto con le opposizioni per individuare un percorso il più possibile condiviso verso un obiettivo considerato prioritario dalla coalizione guidata dalla leader di Fdi: riformare la Costituzione per dare maggiore stabilità ai governi del paese.

"Credo sia opportuno indovinare il metodo con cui una proposta di riforma si farà. Sul metodo escluderei l'ipotesi di assemblee costituenti e anche di una bicamerale costituzionale, perché entrambe le soluzioni farebbero slittare troppo in avanti l'eventuale proposta di riforma", commenta, interpellato dall'Adnkronos, Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera ed esponente di Forza Italia in vista del confronto tra Meloni e i partiti di minoranza. "Per una bicamerale - spiega - ci vorrebbero 4 letture, dunque se ne andrebbero via 2 anni solo per mettere in piedi la commissione. Per quanto concerne il metodo, la strada giusta è utilizzare il parlamento con le commissioni che già esistono e che possono svolgere egregiamente il loro compito. In questo modo si ridurrebbero drasticamente i tempi".

"La premier Meloni ha assunto su di sé l'onere di un confronto con le opposizioni e secondo me fa bene ad aprire un tavolo, è questa la strada giusta", sottolinea il parlamentare di Fi, che entrando nel merito della possibile riforma ritiene si debbano "prevedere necessariamente più opzioni possibili. Se si affronta un confronto con le opposizioni vuol dire che si vuole giustamente cercare un punto d'incontro". Presidenzialismo, premierato o cancellierato? Qual è la soluzione più percorribile? "Credo ci sia la possibilità di trovare un punto di incontro con le opposizioni almeno sulle regole del gioco. Fi - prosegue Pagano - ha sempre creduto nello strumento dell'elezione diretta: crediamo sia necessario che ciò avvenga anche per il presidente del Consiglio. Chi governa un paese deve essere votato direttamente dagli italiani. Uniformarsi a ciò che già avviene per le elezioni locali è un dovere".

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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