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Scoppia la polemica sul rigassificatore di Piombino

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Accuse e veleni tra il sindaco e il presidente della Regione Toscana. Interviene il ministro Cingolani: 'va fatto'

"Partendo dal presupposto che non ci sono compensazioni che tengano davanti al danno che il rigassificatore può causare a Piombino, che il commissario Giani continui a parlare della 398 come una delle voci del suo memorandum è al limite del surreale ed è gravemente offensivo nei confronti dei cittadini". Lo affermano, in una nota congiunta, Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, e Giuliano Parodi, assessore alle Infrastrutture.

"Il percorso amministrativo e il cronoprogramma per la realizzazione della seconda strada di accesso in città è stabilito da molto prima che si iniziasse anche solo a parlare di emergenza energetica - affermano Ferrari e Parodi - L’affidamento dei lavori per il primo lotto da parte di Anas risale al maggio 2021 ed è coerente con la programmazione, stabilita ben prima, che prevedeva l’inizio dei lavori tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, a seguito dei monitoraggi che l’azienda sta svolgendo proprio in questi mesi".

"Il Comune ha incontrato l’impresa che eseguirà l’opera a gennaio di quest’anno e in quell’occasione è stato illustrato l’iter procedurale e le tempistiche di realizzazione. Inoltre, il secondo lotto è già finanziato e siamo nella fase della redazione del progetto esecutivo da pare dell’Autorità di sistema portuale - osservano Ferrari e Parodi - Che il commissario Giani provi a far passare quest’opera come una misura di compensazione per il danno che accogliere la Golar Tundra può causare alla città non è solo ridicolo e offensivo ma anche preoccupante: se il tenore delle compensazioni di cui tanto parla è questo, ovvero spacciare un progetto già avanzato come merito del suo memorandum, c’è il concreto rischio che Piombino ne esca ancora una volta con in mano un pugno di mosche. Non solo il danno, anche la beffa".

 

E intanto arriva anche la voce ministeriale. "Per lo scampolo residuo del 2022, sono in arrivo 7-8 miliardi di mc da altre forniture; l'anno prossimo ne arriveranno 18 e nel 2024 ne arriveranno 25. Metà di questo sarà gas che va nelle condutture e l'altra metà sarà gas naturale liquido. Il punto fondamentale è essere sicuri che noi possiamo, a partire da inizio dell'anno prossimo, trasformare in gas il Gnl aggiuntivo che abbiamo trovato. Sono circa 5 miliardi in più l'anno prossimo e altri 5 nel 2024. Questo è un elemento che potrebbe diventare limitante". Così il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, sottolineando che "non si può mettere a rischio la sicurezza energetica nazionale perché non si vuol mettere un rigassificatore. Lo metteremo casomai per pochi anni e poi lo sposteremo ma intanto bisogna partire subito".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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