Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Ridurre il gas significa potenziare le energie rinnovabiii

Pannelli fotovoltaici.jpg

Vanno protetti settori che non possono fare a meno del gas accelerando il percorso

 

"E' stupido bruciare gas per fare energia elettrica e riscaldarsi, mentre invece ci sono settori industriali (cercamica, vetro, carta) che ne hanno bisogno; per loro non alternativa possibile e non possono andare avanti con le rinnovabili, quindi vanno protetti". Lo ha sottolineato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, intervenendo alla convention della Lega 'E' l'Italia che vogliamo', invitando a "ridurre il consumo di quando possibile e a prenderlo da fonti più possibile diversificate, così da ridurre la dipendenza" del nostro paese.

"Per una minore dipendenza dal gas, si può e si deve accelerare sulle rinnovabili perché è conveniente e genera occupazione: ma c'è un 'ingorgo' per una straordinaria quantità di progetti in attesa di autorizzazione. Questa è un'ottima notizia, perché potrebbe ridurre a zero la dipendenza dal gas, ma - aggiunge Starace - questa quantità di progetti supera la possibilità di lavoro delle Amministrazioni Pubbliche: un nostro studio evidenzia che servirebbero 2 mila persone qualificate per processare i documenti e scegliere i progetti da autorizzare"

"Per la sostituzione del gas russo ci stiamo lavorando, la parte positiva è che sostituiremo un gas terzo e lo sostituiremmo con un gas che appartiene all'Italia e più sicuro". Lo ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi che, nel corso del suo intervento alla convention della Lega 'E' l'italia che vogliamo", ha sottolineato che "stiamo investendo per portare il gas in Italia".

"Stiamo lavorando per sostituire il gas russo" e "alla fine -ha spiegato Descalzi- sostituiremo un gas che non è nostro con uno che è invece italiano, cioé di Eni". L'ad di Eni ha sottolineato inoltre che "a chi dice che viene da paesi poco sicuri, dico che in questi Paesi lavoriamo da 70 anni, investiamo lì: questo gas in parte è nostro, siamo il più grosso produttore in Africa". "Abbiamo due pipeline con Algeria e Libia e riserve in Egitto, Nigeria, Angola, Congo e soprattutto Mozambico" ha ricordato Descalzi.
 
1 anno fa
Foto: pixbay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti