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l'Italia vola grazie alla ristorazione

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L’Italia è in testa alla classifica europea per volume d’affari dei ristoranti, che nel 2023 ha raggiunto i 41 miliardi

L’Italia è in testa alla classifica europea per volume d’affari dei ristoranti, che nel 2023 ha raggiunto i 41 miliardi. Ma il valore del Foodservice Made in Italy non si ferma qui: a livello globale la cucina del Bel Paese vale oltre 240 miliardi, superando il valore raggiunto nell’anno precedente, pari a 228 miliardi. È quanto emerge dalla nuova edizione del report Foodservice market monitor di Deloitte, presentato in occasione della tavola rotonda 'Le catene di ristorazione in Italia, tra opportunità e criticità' organizzata da Aigrim.

Significativa la crescita delle catene, che ormai rappresentano un terzo del mercato globale del Foodservice e che registrano una crescita di circa il 10% su base annua, principalmente trainate dalle regioni Asia-Pacifico ed Europa (rispettivamente con valori del +14,7% e +12,2%). Le catene, invece, in Italia non sfondano: l’incidenza sul totale del mercato italiano rimane piuttosto bassa (10%), anche se la crescita su base annua delle catene nel nostro Paese è allineata all’andamento globale.

Nel mercato mondiale del full service restaurant i primi 10 Paesi in termini di dimensioni del mercato rappresentano circa il 77% del totale. L’Italia si conferma il primo Paese europeo nel segmento fsr nel 2023 con 41 miliardi di euro, mostrando una crescita quasi a doppia cifra rispetto all’anno precedente (+9,6% su base annua). Nel 2023 la cucina italiana nel mondo vale 240 miliardi di euro (19% del mercato mondiale del full service restaurant), mentre Cina e Usa corrispondono a circa il 63% per un totale di circa 152 miliardi di euro. La crescita rispetto all’anno precedente è stata del +5,4%, sorpassando i valori pre-pandemici del 2019 (236 miliardi di euro). Usa, Germania e Brasile sono i Paesi con la maggior penetrazione della cucina italiana sul totale dei fsr (rispettivamente 35%, 23% e 23% del totale).

13 Giugno
Autore
Claudio Mascagni

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