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Ristrutturazione tech: vedere la nostra casa nel futuro

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Realtà virtuale o realtà aumentata, due opzioni per avere un'idea di come sarà la nostra casa

Se si sta pensando alla ristrutturazione della propria casa, certamente ci si imbatterà in ore e ore di viaggi mentali pensando: “Come sarà?” e cercando di immaginare la disposizione dei nuovi mobili o addirittura un rifacimento completo della stanza.
Come si sa, la tecnologia è in costante e velocissima evoluzione, e può venire in nostro aiuto anche nella ristrutturazione della casa, permettendoci di viaggiare direttamente nel futuro.

Attraverso i nuovi mezzi tecnologici si può infatti avere un’idea iperrealistica del risultato finale della ristrutturazione della casa, e si può fare in ben due modi: con la realtà virtuale e con la realtà aumentata.

Realtà virtuale immersiva

Il primo, quello più suggestivo, è la realtà virtuale immersiva. Indossando i cosiddetti visori per la realtà virtuale, ci immergeremo completamente in un mondo tutto nuovo. Usati spesso per i videogiochi, questi visori permettono, tramite software di rendering specifici, di inserire nella loro memoria anche l’aspetto della nostra nuova casa. Chiunque potrà dunque fare una camminata in quella che sarà la propria casa del futuro attraverso un semplice visore, ma occhio a non inciampare! La “passeggiata virtuale” permetterà di calcolare bene gli spazi e di toccare quasi con mano le nuove idee di progettazione.

Realtà aumentata

Il secondo metodo è la realtà aumentata, molto meno immersiva ma più semplice e veloce da usare rispetto alla realtà virtuale. Questo tipo di tecnologia non crea un ambiente tutto nuovo, ma aggiunge elementi virtuali alla realtà circostante. In pratica, aprendo un’applicazione apposita su un telefono o un tablet dotato di questa tecnologia, si può avviare la fotocamera e piazzare un mobile o una tv all’interno della nostra stanza. L’effetto sarà ultra realistico, in quanto gli smartphone dotati di questi sensori misurano la profondità, e sono quindi in grado di mappare fedelmente la realtà circostante, in questo caso la nostra stanza.

Se uno studio di architettura vorrà investire nelle nuove tecnologie, entrambe queste soluzioni si riveleranno utilissime, per usi diversi. La prima, infatti, potrà essere usata in caso di ristrutturazione totale, mentre la seconda sarà utile per una valutazione sul restyling, per esempio, di una singola parete.
 

3 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Emanuele Di Casola

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