La guerra in Ucraina è tecnologica e d'intelligenza artificiale
Il conflitto sta mettendo in evidenza scenari bellici con l'uso di "armi autonome, robot, carri armati che si muovono senza uomini a bordo
La guerra fra Russia e Ucraina "sta mettendo in evidenza scenari bellici con l'uso di "armi autonome, robot, carri armati che si muovono senza uomini a bordo", armi basate "su sistemi di intelligenza artificiale" e "questi scenari comportano gravi rischi". A scandirlo è il professore Gianluigi Greco, ordinario di Informatica all'Università della Calabria e presidente dell'Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (Aixia), l’organismo accademico più autorevole in Italia nel campo dell’Ai e che conta oltre 1.000 membri tra ricercatori, professori universitari e società.
Greco spiega che "molti strumenti che noi non vediamo nemmeno utilizzano sistemi di intelligenza artificiale" e possono essere messi "al servizio della guerra". "I Droni che volano in autonomia sono solo degli esempi che abbiamo visto tragicamente già all'opera in altri scenari di guerra. Ma i problemi - avverte il presidente dell'Aixia- possono arrivare dalle armi a cui si sta lavorando, armi da terra come carri armati completamente intelligenti e che, senza nessun intervento umano, e dotati di intelligenza artificiale, potrebbero muoversi sul terreno e porre un rischio concreto per l'umanità".
Questo perché, spiega ancora l'ordinario di Informatica dell'Università della Calabria, "si perde completamente la catena del comando, non si capisce chi prende le decisioni e chi va a mettere un profondo pericolo l'umanità" perché, "anche nelle atrocità insite di una guerra, c'è comunque l'elemento umano che potrebbe prendere decisioni meno devastanti per le popolazioni e le comunità".
Negli scenari di guerra "abbiamo molto riflettuto sulle conseguenze dell'uso di armi nucleari" o "attacchi a centrali nucleari", ma "noi non siamo preparati" ad una guerra basata su "armi tecnologiche, armi completamente autonome, sistemi basati sull'intelligenza artificiale". "Coloro che lavorano sull'Intelligenza Artificiale, unanimemente, stanno da più tempo sottolineando che prima o poi diventerà un vero problema l'utilizzo delle armi intelligenti e, anche se questi scenari al momento non sembrano così concreti, si stanno drammaticamente avvicinando così come sta ritornando il rischio nucleare" conclude.
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