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Il dossier per l'Expo 2030 è l'agenda di lavoro futura

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I ministri Abodi e Santanchè convinti che l'Italia possa spuntarla per ospitare il grande evento

L'Italia ce la farà per Expo 2030? "Noi siamo abituati a candidarci a ospitare un grande avvenimento per poi fare quello che dobbiamo fare, che dovremmo fare a prescindere. Un cambio di passo che dovremmo cercare di garantire alla Nazione è predisporci per candidarci più autorevolmente, perché non si può vivere solo di progetti condizionati al raggiungimento di quegli obiettivi. Sembra quasi che senza Expo, o europei o olimpiadi certe cose non si possano fare allora mi domando: se dovesse andare male, di quel dossier cosa faremo?". Lo ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi parlando a margine della convention di Fdi a Brucoli (Siracusa). "Siamo convinti che quel dossier contenga dei presupposti di sviluppo che garantiscano un rendimento sociale ed economico adeguato? Perché se così è quel dossier, per quanto "perdente", deve diventare agenda del lavoro futuro della città, altrimenti diventa ancor più grave", dice.

Poi Abodi aggiunge: "Noi cerchiamo scuse per fare quello che dovremmo fare a prescindere e non è questo lo spirito del governo".

"Tutti i grandi eventi sono degli acceleratori. Dobbiamo impegnarci e nemmeno sottovalutarci e pensare che ci sono altri che sono più preparati, più bravi, che possono fare le cose meglio di noi. No, in questo sono ambiziosa. Nessuno può insegnarci niente e quando siamo chiamati alle prove dei fatti rispondiamo sempre con risultati d'eccellenza". Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo in videocollegamento a Brucoli (Siracusa) alla convention di Fdi a proposito della candidatura dell'Italia a Expo 2030.

8 Ottobre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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