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Terremoto criminale in Calabria con arresti eccellenti

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Tra gli arresti l’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’ex assessore regionale Nicola Adamo e l’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco

I carabinieri del Ros, con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali carabinieri di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, a carico di 43 indagati.

Gli indagati sono accusati a vario titolo per associazione di tipo mafioso (22 indagati), associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.

E ci sono arresti eccellenti. L’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’ex assessore regionale Nicola Adamo e l’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco, insieme ad altri indagati, “agendo d'intesa tra loro, ricoprendo ciascuno di essi un preciso compito”, si “associavano al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare tra l'altro delitti di turbata libertà d'incanti, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione, abuso di ufficio, nonché reati elettorali”, in particolare, “in relazione alla necessità di implementare una intesa politica, volta ad accrescere il peso specifico dei soggetti politici di seguito menzionati, nel Consiglio regionale della Calabria, nei consigli Provinciali e nei consigli comunali, in particolare quello di Crotone, attraverso una serie di riunioni programmatiche, tenutesi, tra l'altro, in uffici riservati della Regione, nonché nel corso di incontri conviviali”. È quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’operazione del Ros di carabinieri che stamane ha portato all’emissione di 43 misure cautelari.

L’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco, prosegue l’ordinanza, “leader della formazione politica ‘i DemoKratici’, personaggio influente sul territorio della provincia di Crotone, avrebbe appoggiato la formazione politica riconducibile a Mario Oliverio, presidente della Giunta Regionale della Calabria (dal 9 dicembre 2014 al febbraio 2020), facendo convogliare un consistente pacchetto di voti da attingere dal proprio bacino elettorale, in occasione delle elezioni regionali da effettuarsi tra il 2019/2020, in cambio dell'appoggio della candidatura di Sculco Flora, figlia di Vincenzo (anche lei indagata, ndr), che si sarebbe candidata quale consigliere regionale; allo stesso modo, Romeo Sebastiano (anche lui indagato, ndr), consigliere regionale di Reggio Calabria, avrebbe anch'egli sostenuto Oliverio; detto accordo comportava, nel dettaglio, al di là dell'apparentamento politico, la commissione di una sequela indeterminata di reati, alcuni dei quali disvelati e contestati nei capi seguenti, funzionali ad accrescere il peso specifico elettorale, attraverso incarichi fiduciari, nomine e assunzioni, di matrice esclusivamente clientelare, in enti pubblici, nella prospettiva di ottenere il voto, nonché affidando appalti anche a imprese i cui titolari avrebbero assicurato l'appoggio elettorale”.

Fra gli indagati anche Domenico Pallaria, all'epoca dei fatti direttore generate del Dipartimento presidenza della Regione Calabria, e Orsola Reillo, all'epoca dei fatti direttore generale del Dipartimento ambiente e territorio della Regione Calabria.

“Oliverio Gerardo Mario, promotore, all'epoca dei fatti Presidente della Regione Calabria, esponente di punta del Partito Democratico calabrese, d'intesa e di concerto con Adamo Nicola, rispetto all'accordo politico/affaristico sopra menzionato, dava impulso per la effettuazione di riunioni programmatiche e strategiche, volte a creare e mantenere alleanze di natura elettorale, mediante accordi sui territori con esponenti di punta di movimenti e/o partiti politici, con i quali concordare le modalità di rastrellamento di voti, anche attraverso il ricorso a nomine, assunzioni clientelari, appalti da affidare a imprese che avrebbero garantito un ritorno elettorale, nonché si premurava di fornire liste di soggetti da assumere, con modalità squisitamente clientelari, a Devona Giancarlo (uno degli indagati, ndr)”. È quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa stamane su richiesta della Dda di Catanzaro nell’ambito dell’operazione condotta dal Ros di carabinieri.
1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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