Rubyter, “Il processo si deve fare”: perizia medica su Berlusconi

Secondo il legale Federico Cecconi, le condizioni cliniche del fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi sono di nuovo incerte, dopo un miglioramento che era stato apprezzato durante l’estate. Gli episodi a preoccupare i medici, secondo Cecconi, sono quelli di “fibrillazione atriale, e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo giuridico”. L’avvocato di Berlusconi ha poi parlato del Ruby Ter come di un processo “grottesco”, sottolineando che le sue condizioni di salute possono rappresentare una criticità, soprattutto in fasi come “l’interrogatorio, in cui la presenza è importante”.

Le richieste dell'accusa

Al legale ha risposto il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, sottolineando come Berlusconi abbia la fortuna di essere circondato dai migliori medici e avvocati, altrimenti “sarebbe qui a fare il processo”.

Secondo la Siciliano, la cartella clinica di Berlusconi non presenta condizioni tanto “invalidanti” da non poter sostenere un processo. Il procuratore aggiunto ha poi ricordato l’assidua presenza estiva del leader di Forza Italia all’interno del panorama politico, dove si è visto Berlusconi “stare decisamente meglio”. Tuttavia, dopo l’estate il quadro è sembrato peggiorare nuovamente, portando la difesa a chiedere il rinvio per motivi di salute. “Respinte o non coltivate” dai legali dell'ex premier, dice la Siciliano, anche le proposte di svolgere il processo tramite un collegamento web.

Intervenendo in aula, Cecconi ha ribadito che Berlusconi “necessita di un riposo assoluto”, Il tribunale di Milano ha dunque richiesto una perizia medica sull’ex premier, accolta dai legali difensori come “equilibrata e corretta”.

L’udienza è stata quindi rinviata per fare spazio ai periti, che decideranno se le condizioni di Berlusconi gli permetteranno di prendere parte al processo.