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L'Italia invece di guardare la Scandinavia tuteli il Mediterraneo

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I paradossi dell'intera vicenda: la Russia invade l'Ucraina per fermare la Nato e ottiene l'esatto contrario con l'adesione di Svezia e Finlandia

Continua a dominare la scena diplomatica internazionale l'eventuale adesione di Svezia e Finlandia alla Nato a stretto giro, soprattutto in virtù delle reazioni russe. "E' Putin che per primo ha cancellato la neutralità della Bielorussia, ha imposto al regime bielorusso un referendum svoltosi proprio, e non a caso, mentre invadevano l'Ucraina che ha cancellato la neutralità di quel Paese consentendo alle armate russe di dispiegare, anche in Bielorussia, i dispositivi atomici che sono alla periferia di Varsavia e Berlino". Lo ha detto il presidente del Copasir e senatore Fdi, Adolfo Urso, a SkyTg24, aggiungendo che tutto ciò consente ora "alle sue armate di minacciare Svezia, Finlandia, ma anche Varsavia e Berlino. Poi ha invaso l'Ucraina - ha ricordato - questa non è una crisi tra Russia e Ucraina, è una guerra della Russia nel territorio dell'Ucraina, una guerra devastante che utilizza anche armi non convenzionali".

"Capisco che la Svezia e la Finlandia, dopo secoli di neutralità, grandi democrazie, libere, indipendenti e sovrane, ritengono di aderire all'Alleanza difensiva atlantica", ha continuato Urso. "Questo deve far capire a noi italiani che dobbiamo noi meglio tutelare la frontiera meridionale, che è il Mediterraneo, - ha continuato - perché se la frontiera orientale sarà tutelata che grazie a Finlandia e Svezia, che hanno dispositivi militari significativi e sostanzialmente compatibili con l'Alleanza atlantica, noi dobbiamo fare altrettanto di più nel Mediterraneo dove oggi c'è un dispositivo militare russo senza precedenti".

"E' evidente che non si può non aderire alla richiesta di Finlandia e Svezia" di aderire all'Alleanza: "sono paesi liberi, sovrani, indipendenti, che hanno democraticamente scelto di collocarsi dalla parte della Nato. Dall'altra parte è ovvio abbastanza che questa ulteriore estensione della Nato - nell'ottica della Russia - inevitabilmente verrà vissuta come un'ulteriore mossa aggressiva, per quanto essa non sia giusta né corretta". A dichiararlo, intervenendo su Sky Tg24, è stato il presidente dell'Istituto Affari Internazionali, Ferdinando Nelli Feroci.

"Uno dei paradossi di questa vicenda - ha poi aggiunto - è che Putin è intervenuto in Ucraina con l'invasione adducendo, tra le motivazioni, il fatto che voleva bloccare l'avanzata ad est della Nato. Ed ottiene esattamente il contrario".

 

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