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Sabaudia punta sul futuro dell'agricoltura 4.0

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Dopo aver ricevuto le Spighe verdi il comune costiero annuncia la fiera campionaria del Tirreno per valorizzare ancora di più il territorio

Sostenibilità, nuove politiche agricole, lotta allo spreco alimentare, sviluppo del territorio. Il futuro delle nuove realtà rurali è oggi, l’agricoltura si affretta a sposare il 4.0 a metà tra la tradizione genuina e l’innovazione tecnologica. E sì, perché quando si coniuga l’autenticità dei sapori con le nuove frontiere del digitale capisci che è il passaggio ulteriore dell’evoluzione senza passare per dimensioni olografiche da Metaverso. Sabaudia, città di un parco nazionale (quello del Circeo, così selvaggio), simbolo dell’architettura razionalista (quella del Ventennio fascista, così squadrata e monumentale), città mito col monte e il lago dove si specchiava l’amore tra Circe e Ulisse, ha trasformato sin da subito dal suo vagito i suoi acquitrini paludosi in fertili campagne, producendo tipicità ortofrutticole esportate in tutta Europa, santificando coltivazioni tradizionali come zucchine e cocomeri con quelle più esotiche come il cavolo cinese.

E il futuro è passato tramite un convegno con attori della politica e dell’amministrazione pubblica nazionale dove si è fatto il punto sulle nuove prospettive agricole e rurali dei territori, di quei microcosmi autosufficienti come Sabaudia. La tavola rotonda “Sabaudia tra tradizione e agricoltura 4.0” non è stato un momento di relazione tra aziende agricole locali che hanno ricevuto un encomio come la Spiga verde, ma un punto di partenza per segnare nuove pagine di futuro, prendendo soprattutto spunto dagli ottimi interventi del direttore generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del Mise Mario Fiorentino e dal direttore generale di Agro-Camere Carlo Hausmann, cui hanno fatto seguito i saluti istituzionali di Enrica Onorati, assessore regionale, del sindaco di casa Giada Gervasi e del suo assessore alle attività produttive Emanuela Palmisani, del senatore leghista Rufa. 

Certo, Sabaudia ha ricevuto il vessillo di “Spighe Verdi 2021”, conferito dalla FEE Italia (Foundation for Environmental Education), quale comune che promuove uno sviluppo rurale sostenibile, la cura dell’ambiente e la difesa del paesaggio. infatti, la città delle dune è, per la prima volta in assoluto, tra le 59 località rurali italiane e tra le 5 del Lazio che hanno ottenuto tale riconoscimento, che certifica il territorio e le sue origini rurali e valorizza i tanti imprenditori e operatori che quotidianamente credono nella forza dell’agricoltura, suddivisa nell’ortofrutta, nella florovivaistica, nell’ittica, nell’allevamento di bestiame, nella cultura dell’accoglienza sublimata dagli agriturismi presenti in zona. Sono 700 le aziende del comparto agricolo presenti sul territorio di Sabaudia, contano anche una massiccia presenza di imprese junior e femminili, andando in controtendenza rispetto ai dati in flessione della provincia pontina, della regione e dell’Italia. A Sabaudia, quindi, si fa sul serio. E si ricerca la qualità. Si pensi che in Italia sono quasi 7mila le aziende del settore (con almeno 9 dipendenti), che l’export del food è cresciuto –nonostante la Pandemia- del 19% e che è destinato ancora a salire. “Una soluzione per competere meglio? Accelerare il processo di innovazione tecnologica e digitale, stando attenti alla domanda del consumatore sempre più sensibile al tema della salute, perché ne è cresciuta la consapevolezza, in nome proprio di una maggiore sostenibilità” ha specificato Mario Fiorentino, che di fusione tra tradizione e innovazione se ne intende, occupando un posto strategico nel Mise. Una scommessa che soprattutto le piccole imprese non possono permettersi di perdere, perché altrimenti rimarrebbero tagliate fuori dal nuovo ordine di mercato che si prefigura: qualità, qualità, qualità (dei prodotti), insieme a razionalizzazione e ottimizzazione di risorse umane, strategie oculate e nuove. Concetti espressi a mo’ di esempi e modelli anche da parte di Carlo Hausmann, che ha declinato la ricetta del futuro puntando su temi fondamentali per le aziende: tipico, nutrizionale, sostenibile, esperienziale, garantito. Una scala reale di nodi da seguire per configurare il successo aziendale, perché il futuro è rappresentato dal “Food Innovation Hub promosso dalla Regione Lazio, con aziende agricole unite per la realizzazione di nuove specialità alimentari e per ricercare nuove modalità di immissione sul mercato”. Convegno finito? Nient’affatto. Sabaudia premia alcuni tra i suoi migliori produttori e strutture ricettive, poi però rilancia: punta su una fiera campionaria a cavallo tra il 25 aprile e il 1° maggio, giornate di festa continua all’interno della città nel nome di Sabaudia Street Expo, dove il comparto agricolo e il food genuino prodotto dalla terra trova la sua naturale collocazione, insieme a tanti altri settori (come edilizia, turismo, motori e wedding). “Un mix di attrattiva turistica e valorizzazione agricola” annunciano dall’azienda You Marketing, pronta a scommettere su uno straordinario evento diffuso tra piazze e vie cittadine per esaltare ancora una volta la straordinaria bellezza di una città come Sabaudia.

Per maggiori info sabaudia street expo – La prima fiera campionaria del Tirreno

3 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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