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Toh, ecco che (ri)nasce il Partito Repubblicano

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Il leader della Lega Salvini lancia l'idea sulla scia Usa di un grande partito repubblicano liberale, già accarezzata da Berlusconi nel 2015

La notizia è stata di questa mattina. Matteo Salvini ha lanciato l'ida di federare il centrodestra, di compattarlo e quindi di avanzare l'idea di un Partito Repubblicano. 

"Bisogna reagire e creare daccapo le condizioni del nostro stare insieme. Anche il progetto più convincente ha bisogno di una gamba politica che lo faccia camminare, di una organizzazione adeguata che metta capo a una unità di intenti e di azione pratica che valorizzi e non disperda le nostre forze. Gli attuali schemi non riescono a garantire del tutto questo ancoraggio al reale: non basta sommare le nostre forze ma è necessario che si cominci a ragionare in un'ottica veramente unitaria. È giunto il momento di federarci". Lo ribadisce il segretario della Lega, Matteo Salvini, in un intervento su 'Il Giornale'.

"Solo un nuovo contenitore politico delle forze di centrodestra, a cominciare da quelle che appoggiano il governo Draghi, può agire in modo incisivo. Per federarci -aggiunge- abbiamo bisogno di superare gli egoismi: non annullando, ma valorizzando le nostre differenze e facendole poi convergere in una sintesi in cui tutti si possano riconoscere. La Federazione dovrà avere una forte impronta liberale perché noi crediamo nell'individuo, nella sua capacità di perseguire un autonomo progetto di vita, nella sua iniziativa privata".

"Dico un si convinto al rilancio del centrodestra attraverso l’idea espressa oggi di Matteo Salvini, della fondazione di una grande partito Repubblicano liberale, sulle orme del Gop party americano. Credo però che più che una federazione bisognerebbe trovare la forza, l’ambizione e il coraggio di dar vita ad un vero e proprio Sammelpartei alla tedesca, come la Südtirolervolkspartei altoatesina, cioè un partito unico con all’interno tutte le anime portatrici di pensieri e valori compatibili. Se si continua con partiti paralleli nella stessa aerea, non si fa altro che procrastinare litigi per la supremazia" lo afferma la deputata di Ci, Michaela Biancofiore.

"Credo sia venuto il momento di dar vita davvero al Partito unico della nazione del quale si narra da anni e per farlo tra Salvini e Meloni pace sia. Sono i nostri campioni che possono e devono avere ruoli diversi. Un partito della Nazione, una vera squadra per l’Italia con regole precise per il 2023 che coinvolga programmaticamente la miglior classe dirigente d’Italia, affossata dalle forze reazionarie di sinistra che preveda anche l’allargamento alla parte ideologicamente più affine del M5s.

"La storia insegna poi, che chi cambia la legge elettorale in genere perde le elezioni, ma se al proporzionale si vuole passare, allora che sia proporzionale col collegamento di liste di coalizione e soprattutto con le preferenze che ridiano la possibilità al popolo italiano di scegliersi davvero il rappresentate e di non farlo scegliere da leader che non vengono spesso riconosciuti. L’elezione del presidente della Repubblica, con i soli Salvini e Meloni a controllare le proprie truppe evidentemente convinte, dovrebbe insegnare. I leader si devono amare, non temere", conclude Biancofiore.

"Bene, molto bene, non aspettavo altro. A me fa piacere leggere questa proposta di Matteo Salvini, perché rimanda ed è ancorata a ciò che Silvio Berlusconi propose sette anni fa". Così Giorgio Mulè, di Forza Italia, sottosegretario alla Difesa, commenta l'ipotesi di dar vita ad una federazione di centrodestra sul modello del Partito repubblicano statunitense di cui è tornato a parlare questa mattina Matteo Salvini.

"La prima volta che si ipotizzò di dar vita ad un Partito repubblicano sul modello degli Stati Uniti risale al 22 aprile 2015 -rievoca l'esponente azzurro- e ne parlò Silvio Berlusconi, all'epoca in cui vi era un campo largo del Pd di Matteo Renzi che valeva oltre il 40 per cento. La stessa proposta, ulteriormente argomentata, fu rilanciata a giugno del 2021 dopo i risultati delle amministrative e in questo caso il presidente Berlusconi affermò esattamente quello che dice oggi Matteo Salvini, sottolineando la necessità di uno schieramento di centrodestra ancorato ai principi liberali, cristiani, garantisti ed europeisti che costituiscono le fondamenta del Partito popolare europeo".

"Proprio per questo Berlusconi propose il nome Centrodestra unito, con l'acronimo Cdu che serviva a richiamare la Cdu tedesca e quindi l'ancoraggio ai valori del Ppe. Nella lettera di Salvini vedo perciò la sovrapposizione, anche lessicale, a quanto affermato nel 2021 da Silvio Berlusconi".

Il segretario della Lega Matteo Salvini, indicando l'obiettivo di raccogliere il centrodestra in un partito unico sull'esempio del Partito Repubblicano Usa, "ha tracciato la rotta, un’opportunità unica per cambiare il centrodestra e l’Italia. Noi ci siamo". Lo affermano gli europarlamentari della Lega Marco Zanni, presidente gruppo Identità e Democrazia, e Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo.

"Ripensare il centrodestra partendo da un nuovo contenitore politico - aggiungono - per essere ancora più incisivi e dare risposte concrete ed efficaci ai tanti italiani che non si riconoscono nelle politiche della sinistra. Il leader della Lega Matteo Salvini ha oggi indicato la strada giusta da intraprendere, una federazione in cui ospitare tutte le differenti anime dello schieramento e trovare la sintesi per perseguire lo stesso obiettivo politico, senza trasformisti, traditori e micro partiti dell’ultima ora che antepongano personalismi al bene del Paese".

E a proposito di leader. Giorgia Meloni? Ancora non pervenuta. Ma appare chiaro che Salvini l'ha battuta sul tempo, proprio lei che voleva rifondare a modo suo il centrodestra. 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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