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Di Maio difende le scelte europeiste del Movimento (che lascia)

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Però arrivano anche stilettate e critiche da parte degli altri partiti. Gasparri: 'I 5 stelle sono finiti'

"Lascio il M5S, è una scelta sofferta, che mai avrei immaginato di dover fare. Ringrazio il Movimento, che in questi anni mi ha dato tanto, ma anch'io credo di aver dato il massimo". Così Luigi Di Maio, formalizzando l'addio al M5S. "Da domani il Movimento non è più la prima forza politica in Parlamento", rimarca il ministro.
"Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale - ha messo in chiaro - ci mettiamo in cammino, partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, il populismo, sovranisti ed estremismi".

"In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un'operazione verità, partendo proprio dall'ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa". Così Luigi Di Maio in conferenza stampa.

"Un movimento di bugiardi, ha illuso tanti, finisce con un clamoroso fallimento. Grillo vergognati. Altro che statisti, gli interessa il terzo, il quarto mandato, questo il problema, altro che guerra e Occidente. Con Di Maio la recita diventa farsa. E Grillo chieda scusa e si ritiri''. Lo scrive su Twitter il senatore di Fi, Maurizio Gasparri, che rincara la dose contro Beppe Grillo: ''E chi ha votato un comico credendo alle fesserie che diceva ora si becchi una vera pagliacciata".

"Grillo, Conte, Di Maio -avverte Gasparri- difficile dire chi sia il peggiore, un trio incommentabile. Dice il contrario di quello che ha urlato quando prendevano voti in quantità con le bugie e ora si atteggia a uomo delle istituzioni, una vergogna Di Maio e i grillini".

La scissione annunciata stasera da Di Maio? ''E' una botta ai Cinque stelle e una al governo Draghi...''. Ignazio La Russa non ha dubbi sulle conseguenze della rottura consumatasi oggi ufficialmente all'interno del Movimento tra 'dimaiani' e Giuseppe Conte. Il vicepresidente del Senato e tra i fondatori di Fratelli d'Italia è convinto che la mossa del ministro degli Esteri è un duro colpo innanzitutto per l'universo grillino ma anche per 'Super Mario' e ne trarrà vantaggio il centrodestra alle politiche del 2023.

''La scissione -dice La Russa- ancora non si è realizzata, ma quando si realizzerà concretamente vedremo il principale partito, M5S, che già perdeva pezzi, spaccarsi ulteriormente e questo destabilizzerà l'intero quadro di sostegno a Draghi. A questo punto -spiega l'ex ministro della Difesa- tenuto conto della posizione della Lega e delle difficoltà in casa di Forza Italia, non so se il governo resisterebbe senza la paura matta che alberga un pò in tutti per le elezioni. Al resto e a giudicare -assicura La Russa con una battuta- ci penseranno gli elettori e non sarà certo un giudizio a cinque stelle...''.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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