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Il pagellone della serie A: bentornato Mazzarri e male Sarri

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Bollenti le panchine delle romane tra espulsioni e innamoramenti e ripensamenti. Boom Soulé, Fazzini e Camarda

Dopo la tredicesima giornata ecco il pagellone di chi  sale e di chi scende. Bentornato a Mazzarri sulla panca del suo amato Napoli, bocciatura invece per Gasp e Juric, attesi all'ennesimo esame di maturità.

10 Walter Mazzarri: sembrava ormai arrivato al capolinea. Dopo l’ultima esperienza col Cagliari, con la retrocessione dei sardi, si erano perse le tracce. E invece, complice una amore mai sbocciato con Garcia, ecco riaffiorare l’amore mai tramontato con quell’allenatore capace di rimonte pazzesche al San Paolo. Dieci anni dopo è ancora Mazzarri sulla panca del Napoli. E arriva subito una vittoria pesante: 2-1 a Bergamo. Nostalgia canaglia.

9 Matias Soulè: 6 reti e un futuro radioso davanti. Oggi è Frosinone, certo, domani sarà Juventus o qualche altro top club. Intanto, l’argentino di Mar del Plata viene coccolato in Ciociaria. È il profeta di questa squadra allestita in corsa da Angelozzi, è il faro del reparto avanzato, ogni tocco diventa un’azione pericolosa per gli avversari. Col Genoa rete e poi un assist in semirovesciata per aprire alla rete della vittoria. Incommensurabile.

8 Francesco Camarda: non he nemmeno 16 anni, tant’è che è l’esordiuente più giovane della storia della serie A. Ha esordito nei minuti finali contro la Fiorentina questo goleador del settore giovanile rossonero, alto 184 centimetri per 67 kg, ambidestro, destinato a vestire la maglia da titolare per un tempo indefinito. Intanto San Siro lo accoglie come sa, ulrando il suo nome. Oggi firma autografi. Domani segnerà. Predestinato.

7 Jacopo Fazzini: vent’anni e un temperamento da toro che vede la muleta. Questo ragazzino corre come un indemoniato, azzanna gli avversari, battibecca con chiunque e ora segna anche. Contro il Sassuolo, il talento dell’Empoli ha realizzato la prima rete nella massima serie. Inesauribile.

6 José Mourinho: con lui le conferenze sono sempre spassose. E se prendono una linea morbida è lui che le ribalta. Prima del match contro l’Udinese lui parla della Roma da trasferta: “non siamo una gang di banditi. Siamo una squadra che si esprime solo in casa, come chi cerca la mamma e il papà e la torta della nonna. Lontano da casa cerchiamo la mamma. Eppure in carriera ho avuto squadre che in trasferta dal pullman cercavano i tifosi avversari per provocarli”. Intanto la Roma si riprende e vince 3-1 contro l’Udinese. Motivatore.

5 Lecce: l’ultima vittoria risale al 22 settembre, contro il Genoa. Poi, i salentini hanno faticato a uscire dal campo con 1 punto. Certo, sono stati sfortunati, vedi il match perso contro la Roma o quello impattato contro il Milan per 2-2. Come quello recente contro il derelitto Verona. Smarrito.

4 Torino: ogni stagione sembra quella buona per tornare in Europa o fare un campionato sulla linea delle aspettative di un tifo sempre appassionato. Invece, il Toro tradisce puntualmente. 13 partite e una classifica anonima: 16 punti, sotto Monza, Frosinone e Bologna, che nell’ultimo turno lo ha rispedito mestamente sotto la Mole a meditare. Incompleto.

3 Giampiero Gasperini: la sua Atalanta fallisce l’ennesimo esame di maturità. Come ogni anno viene indicata come una outsider per la lotta allo scudetto, poi davanti alle grandi perde orientamento e smalto. Dopo l’Inter perde in casa anche col Napoli, dopo aver ceduto ij trasferta con Fiorentina e Lazio. Immatura.

2 Maurizio Sarri: in settimana l’allenatore laziale aveva rilasciato una bellissima intervista seguendo il suo stile: sincero, senza fronzoli, cose originali, zero banalità. E aveva giurato amore eterno per la Lazio. Questa è finalmente casa sua, insomma il concetto espresso. Poi, arriva la sconfitta contro l’ultima in classifica e Sarri è lapidario: “se il problema sono io mi faccio da parte”. Impulsivo.

1 Salvatore Foti: abbiamo smarrito quale è il senso della misura che riguarda la panchina della Roma. E sì, perché contro l’Udinese è arrivata la 25ma espulsione dello staff tecnico da quando Mou arrivato a Roma. Tanto per cambiare s’è guadagnato il rosso Salvatore Foti, secondo dello Special One, che viene sempre immortalato mentre elargisce carezze verbali agli arbitri. Coerente.

28 Novembre
Autore
Gian Luca Campagna

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