Serie A. Tanti scontri salvezza, il Frosinone va a Verona
I ciociari saranno impegnati al Bentegodi, poi Monza-Sassuolo e Genoa-Lecce
Torna la serie A completa dopo la parentesi della Supercoppa saudita.
Il Frosinone vivrà un turno palpitante, perché uscire indenne da Verona significa porre un importante e prezioso mattoncino nel muro che DiFra e l'allegra brigata ciociara sta innalzando per la permanenza nella massima serie. E sì, perché le altre contendenti hanno scontri diretti e match difficilissimi in trasferta. E forse in questo contesto il Frosinone è la squadra che nutre maggiore consapevolezza e rinnovata fiducia dopo la rimontona contro il Cagliari, che lascia immaginare che il momento no è alle spalle. Ma andiamo con ordine.
Ieri sera è andato di scena l'anticipo tra Cagliari e Torino.
L'Atalanta, una delle squadre più in forma del campionato, riceve l'Udinese, che resta una squadra che lotta e non demorde, come ha insegnato al Milan, seppure poi la squadra di Cioffi è crollata negli ultimi 10 minuti del match.
Sempre sabato 27 l'Empoli, rigenerato dalla cura Nicola, va a trovare la Juventus: è un classico testacoda, con i toscani sempre ultimi nella classifica delel reti siglate al di là dell'exploit della prima del nuovo tecnico. Per i bianconeri il successo prelude per presentarsi in testa (virtualmente) davanti all'Inter nello scontro diretto tra una settimana.
Chiude il sabato calcistico Milan-Bologna, coi felsinei in un momento di stanca, dopo che avevano raggiunto la zona Champions. I rossoneri, invece, stanno lì, giocano a nascondino, parafrasando Pioli, Juve e Inter non sono così distanti, manco mezzo torneo e gli scontri diretti. Forse sarà un triello.
Il pranzo di domenica comincia con Genoa-Lecce: i rossoblù si stanno togliendo soddisfazioni, sono imbattuti da 6 turni, sono fuori dalla palude, quel fango che in questo momento ha risucchiato i pugliesi, che non brindano coi 3 punti dalla vittoria sul Frosinone. 25 punti il Genoa e 21 il Lecce: è uno scontro diretto.
Pomeriggio altro scontro diretto con Monza-Sassuolo, coi brianzoli in serie no da due turni, 8 reti subite, 10 in tre turni se mettiamo anche la vittoriosa trasferta di Frosinone. Per Palladino è il caso di invertire la rotta, e non è un caso che la dirigenza è corsa ai ripari acquistando Zerbin e Diuric, mentre gli emiliani, con una partita in meno, restano appena sopra la zona rossa con quei 19 punti. Il Monza è a 25. A Verona scontro tra gialloblù: gli scaligeri hanno venduto i pezzi migliori, dopo le vicissitudini societarie sembrano in disarmo e pare più che stiano programmando il futuro piuttosto che il presente. La classifica dice 17, terzultimo posto, via Hien (Atalanta), Terracciano (Milan), Djuric (Monza), Doig (Sassuolo), Ngonge (Napoli), Faraoni (Fiorentina). C'è poco da girarci attorno: il Verona aveva necessità di fare cassa (qualcosa come 41 milioni) per fronteggiare debiti e altre spinose situazioni societarie. Certo, ha fatto anche acquisti, per non lasciare Baroni solo a cercare la salvezza. Alla corte del Bentegodi sono finiti Vinagre (via Hull), il mediano Dani Silvia via Guimaraes, più il centrocampista Belahyane dal Nizza. Intanto, versante Frosinone, continua il progressivo recupero degli acciaccati in casa ciociara (Baez, Lusuardi, Oyono, Lirola, Monterisi, Bonifazi). Forse è arrivato il momento per i ciociari di sfatare il momento no in trasferta che dura da settembre.
Domenica alle 18 Lazio-Napoli, le deluse della Supercoppa. La sera è la volta di Fiorentina-Inter, altre reduci dall'Arabia.
Lunedì sera tocca alla Roma che va a Salerno, in un momento in cui i campani sono in uno stato di depressione acuta. Staremo a vedere se l'effetto DDR durerà anche all'Arechi.
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