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Siccità: l'allarme è anche per gli animali

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Coldiretti, con invasi chiusi si aggrava al sud, a rischio coltivazioni e animali

Si aggrava l’emergenza siccità al Sud con la chiusura definitiva della Diga di Occhito in Puglia e la perdurante mancanza di pioggia in Sicilia che mettono a rischio coltivazioni e animali, con l’annata agraria trasformata in una vera e propria via crucis per gli agricoltori, mentre nelle città si moltiplicano i bollini rossi. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, con il Meridione d’Italia assediato dalla mancanza di pioggia in un 2024 che si conferma anche in Italia il più caldo di sempre. Secondo i nuovi dati di Isac Cnr, i primi sette mesi dell’anno hanno fatto registrare una temperatura di 1,55 gradi superiore alla media dal 1880 ad oggi, con una punta di 1,72 gradi proprio al Sud.

In Puglia lo stop all’utilizzo dell’acqua per usi irrigui della Diga di Occhito mette a rischio i pomodori e gli ortaggi autunnali e invernali come cavoli, broccoli e finocchi che senza acqua non possono neppure essere trapiantati, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Per salvare gli animali negli allevamenti si fa ricorso all’acqua dei pozzi ancora non asciutti e alle autobotti con un pesante aggravio dei costi per gli agricoltori. Ma anche la frutta e la verdura estiva sono in pericolo, scottate dal sole.

In Sicilia dopo il crollo della produzione di grano e foraggi e le previsioni negative sull’olio si teme ora per il raccolto di arance. La mancanza di pioggia rischia di diminuire la pezzature dei frutti, impedendone la crescita e di fatto escludendole dal mercato, come denunciano i produttori della Coldiretti.

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Autore
Eugenio Scribani

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