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Speranza: ‘Politiche Salute sono grandi questioni internazionali’

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Il Ministro ha sottolineato la necessità di politiche comuni, come quella che ha portato i vaccini ai paesi UE

Il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto al convegno sul diritto sanitario organizzato dall’Università Cattolica. Secondo il membro dell’esecutivo, in carica dall'inizio della pandemia, "Le politiche di protezione per la salute delle persone, per la sicurezza sanitaria non possono essere considerate un tema esclusivamente nazionale. Sono grandi questioni internazionali e come tali devono essere trattate". 

Il Ministro, per fare un esempio, si è soffermato sui momenti iniziali della pandemia, durante i quali "Il virus sembrava solo inizialmente un problema solo cinese e poi italiano ma si trattava di una sfida che riguardava tutti”, collegandosi poi al tema attualissimo delle politiche comuni di approvvigionamento dei vaccini da parte dell'UE. 

Se a inizio pandemia “Il tema era considerato prioritariamente nazionale – dice Speranza -  il meccanismo degli acquisti condivisi ci ha consentito in poche settimane di recuperare il ritardo che l'Europa ha avuto e di garantire a tutti i cittadini europei una presenza sufficiente di dosi e oggi siamo nelle condizioni di poter lavorare serenamente anche rispetto ai richiami e alle terze dosi".

Parole che fanno pensare alla situazione in Bulgaria e Romania, dove nonostante la buona presenza di dosi data dal piano comune europeo, la disinformazione dilagante e l’inadeguatezza delle istituzioni ha fatto si che i numeri delle vaccinazioni siano ridicoli se confrontati con la media europea. 

C'é bisogno di un coordinamento internazionale molto più forte, dobbiamo costruire proposte e indirizzi che ci mettano nelle condizioni di offrire un salto in avanti in termini di integrazione delle nostre politiche", dice Speranza. Il punto è non dimenticarsi che ogni stato ha poi una storia a sé, condizionata da innumerevoli fattori. 

Terza dose, bisogna accelerare

Riguardo la situazione in Italia, Speranza ha sottolineato la necessità di ampliare gli effetti della dose di richiamo: "In una fase di recrudescenza del virus come quella a cui stiamo assistendo a livello europeo, in questo momento, è giusto accelerare sulla somministrazione dei richiami. Ieri sono state superate le 2 milioni di terze dosi somministrate".

2 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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