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Il Frosinone si salva all'ultimo ma va a +9

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I ciociari pareggiano con una zampata di Monterisi al 95' a Bolzano, ma le terze in classifica perdono entrambe

La novità sta sui fogli di carta. Da quando Bisoli siede sulla panca altoatesina il SudTirol è sempre uscito dal campo col sorriso, la cabala prima o poi gli volterà le spalle avrà pensato Grosso che ha schierato il Frosinone con un chiarissimo 4-3-3. Ma la rivoluzione del Grosso versione Mondiale non è solo nei numeri ma anche negli uomini, Monterisi sulla fascia al posto di Sampirisi, Szyminski al centro della difesa per Lucioni, confermati Cotali e Ravanelli nel pacchetto arretrato; nel mezzo della battaglia Boloca aiutato dalla novità Lulic più l’estro di Garritano; in avanti Insigne, Moro e Bocic, due ali all’esordio dal 1’ accanto al centravanti boa. Di contro Bisoli si affida al manipolo di scalmanati, innestando il solo De Col sulla corsia destra al posto dell’infortunato Carretta, in avanti piena fiducia alla coppia Odogwu-Mazzocchi.

Scorre il quarto d’ora accademico senza particolari sussulti, finché la solita palla a giro di Insigne viene scrostata dall’incrocio dalla reattività di Poluzzi (18’). E nel momento di maggior pressing ciociaro il Dio del pallone decide che è maturo il vantaggio tirolese: la discesa di Rover trova l’inzuccata vincente di De Col (24’). Ci prova il Frosinone? Certo, che ci prova. Nella ripresa alza il campo la squadra giallazzurra, Grosso spedisce Mulattieri (per Bocic) e il rigenerato Caso (per Garritano) al 54’, per una squadra ancora più superoffensiva, ma il più pericoloso risulta il solito Insigne, che stavolta centra il palo su punizione (61’) poi alza appena col mancino a giro (66’), intramezzato da una girata non precisa di Mulattieri (65’). Il Frosinone cerca di stringere i tempi, Grosso getta nella mischia anche Borrelli (poco incisivo, però) e Frabotta per valorizzare corsa e cross mancini. La Dea bendata non abita più qui dalle parti del Frosinone ma nel frattempo sembra che la sfiga ci veda benissimo, così il finale produce brividi alla difesa del SudTirol, con Frabotta che al 90’ non capitalizza una zampata da scolaretto, finché al 95’ porta in equilibrio il match (e 8 risultati utili di fila) il tap-in di Monterisi dopo l’assist di Szyminski su suggerimento dell’onnipresente Insigne. Ormai i finali col Frosinone non sono così scontati, le partite vanno vissute fino alla fine. Anche un pari muove la classifica, soprattutto alla luce che le inseguitrici (cioè le terze in classifica) non guadagnano terreno. I ciociari rischiando di perdere guadagnano 1 punto sulla terza: ora sono a +9. Giovedì 8 gita a Reggio Calabria per il big match alle 15. 

Dopo il pari guardi gli altri risultati e la classifica. La Reggina sbanca Brescia col 2-0 del redivivo Cellino (che aveva ritirato le dimissioni da presidente in settimana) così Inzaghi si toglie lo sfizio di prendersi la rivincita con le rondinelle e accorcia di 2 punti su Grosso. Ora comanda sempre il Frosinone a quota 32, i calabresi sono a 29. Poco male. Anche in coppia, come sempre, si va diretti in A. E le terze incomode? Il Parma non era andato oltre il pari a Cagliari (1-1), la Ternana aveva fatto brindare per la prima volta in casa il Venezia (2-1 per i lagunari). A Marassi il Genoa s’inceppa ancora, perdendo col Cittadella: secondo stop di fila e scatta la contestazione feroce su squadra e Blessin, che dopo quest’ennesima figuraccia ha davvero le ore contate. Il Bari non supera il muro e le traverse del Pisa. Così a 23 Bari e Parma raggiungono Genoa e Brescia, a 22 Ternana e SudTirol, abbracciando solo la griglia play off.

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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