Sovranisti sordi su superbonus, traditi imprese e lavoratori

"Con questo decreto il governo ha deciso di gettare la maschera, dichiarando guerra alle energie rinnovabili e mostrando il volto del suo interesse per la sostenibilità ambientale, praticamente inesistente. I leader di partito che nel 2016 spingevano i cittadini per andare a votare a un referendum che voleva fermare le trivelle, ora aprono nuove autorizzazioni per trivellare in mare. Con danni incalcolabili per l’ambiente e un altro colpo di grazia al settore turistico. Ma siccome non c’è mai fine al peggio, il governo ha deciso di fermare con un anno di anticipo il superbonus 110%, ancora una volta in perfetta continuità con il governo Draghi. La premier Meloni e i suoi ministri hanno deciso di rimanere sordi di fronte alle difficoltà di migliaia di imprese, cittadini e lavoratori che hanno investito, creato lavoro e generato indotto". Così Emma Pavanelli, capogruppo M5s in commissione Attività Produttive.

"Ricordo bene -sottolinea- le promesse in campagna elettorale, e le urla in Senato di chi oggi ricopre il ruolo di Ministra, che chiedeva che il Superbonus fosse esteso alle imprese, soprattutto quelle alberghiere. Su questo punto il governo avrebbe trovato il favore del M5S e dell'Europa che ha lodato il nostro paese per quel provvedimento e che suggeriva di estenderlo alle imprese, ma ha scelto la via del masochismo, tradendo gli elettori anche sullo sblocco dei crediti fiscali. Eppure proprio il 110% ci ha consentito di diventare la locomotiva d’Europa con un Pil al di sopra della media europea, oltre ad aver generato 900.000 posti di lavoro diretti e indiretti. Ciliegina sulla torta, ci troviamo un emendamento del PD che prevede la sostituzione del gas naturale con combustibili alternativi, compreso il CSS, votato da tutta la maggioranza. Ecco questa è la transizione ecologica dei sovranisti, e noi siamo fieri di stare dall’altra parte", conclude.