Su Buchan Mosca si difende ma Tajani chiede i colpevoli
La Duma continua a dire che è una provocazione dell'Occidente. L'europarlamentare di Fi: "Putin punisca i colpevoli"
''Una provocazione per screditare la Russia''. Così il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha definito la situazione di Bucha, alle porte di Kiev. ''Washington e Bruxelles sono gli sceneggiatori e i registi, mentre quelli di Kiev sono gli attori. Non ci sono fatti, solo bugie'', ha aggiunto.
"La Russia, invece di negare quello che è sotto gli occhi di tutti, dovrebbe punire severamente i responsabili dei massacri di Bucha. Altrimenti è correa"-. Lo dice Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e vicepresidente del Ppe, in un'intervista alla "Repubblica". "Dobbiamo seguire con maggiore forza una doppia strada: da un lato la diplomazia, dall'altra il sostegno all'Ucraina attraverso gli aiuti militari e le sanzioni alla Russia", continua Tajani.
"Bisogna spingere Putin e Zelensky a sedersi allo stesso tavolo senza che fra loro ci sia un vinto. Fare in modo che la pace sia un'esigenza di due Paesi cui non conviene più la belligeranza". Il governo russo la responsabilità nei massacri della popolazione civile.
"Serve un'inchiesta indipendente per capire chi ha ucciso barbaramente tanti innocenti. L'efferatezza di questi fatti, veri crimini di guerra, mi induce a pensare che la colpa sia dei ceceni". Crede che la situazione sia sfuggita di mano a Putin? "Non lo so, certo i ceceni fanno parte dell'armata russa. A questo punto Mosca, invece di negare i fatti, dovrebbe punire severamente i responsabili. Altrimenti è correa", conclude il coordinatore di Fi.
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