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Tajani vola a New York per cercare la pace

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Il ministro degli esteri porta sostegno all'Onu e fuga ogni polemica sull'intervento di Berlusconi

Per eliminare ogni polemica sull'intervento di Berlusconi riferito all'incontro tra Zelensky e Giorgia Meloni il ministro degli esteri Tajani sarà a New York. 

"La mia presenza a New York a un anno dall’aggressione della Russia all’Ucraina è un chiaro segnale di sostegno al ruolo che l’Onu sta avendo in questa crisi, sia con la condanna dell’aggressione russa da parte dell’Assemblea Generale, sia attraverso l’azione del Segretario Generale Guterres per l’accordo sull’esportazione di grano dal Mar Nero", lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in una intervista a La Voce di New York.

"L’Italia ha da sempre un ruolo da protagonista nel sostegno al multilateralismo. Siamo il primo contributore di Caschi Blu tra i Paesi occidentali e tra i principali contributori al bilancio dell’Onu. Allo stesso tempo, promuoviamo anche una riforma del Consiglio di Sicurezza per renderlo più rappresentativo, democratico, trasparente, responsabile ed efficace nel rispondere alle crisi internazionali", ha aggiunto Tajani, che oggi ha annunciato un prossimo viaggio negli Stati Uniti. Il 22-24 febbraio alle Nazioni Unite si riuniranno il Consiglio di Sicurezza e l’Assemblea Generale per fare il punto a un anno esatto dall’inizio della guerra in Ucraina.

"Tutti cerchiamo la pace ed il presidente Berlusconi è un uomo di pace, il suo è un messaggio per dire: riflettiamo su come si possa raggiungere la pace, ad esempio attraverso un piano per la ricostruzione" dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al question time alla Camera per fugare ogni polemica sul tema. 

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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