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L'Occidente si scontrerà coi Talebani e addio aiuti all'Ucraina

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Il generale Sami Sadat annuncia che presto gli sforzi occidentali saranno proiettati verso l'Afghanistan per il ripristino della democrazia

Un'insurrezione armata contro i Talebani. E' quello che prospetta un ex generale dell'esercito afghano passati otto mesi dalla resa di Kabul. Da allora l'Afghanistan, un Paese ormai allo stremo, è di nuovo in mano ai Talebani. E tutto - dopo decenni di guerre - potrebbe iniziare il mese prossimo. Il generale Sami Sadat ha parlato per la prima volta dei suoi piani con la Bbc: insieme a molti altri ex soldati e politici sarebbero pronti "a fare di tutto per far sì che l'Afghanistan venga liberato dai Talebani e che venga ripristinato un sistema democratico".

"Continueremo a combattere fin quando non avremo la nostra libertà", ha incalzato. E le "operazioni", ha detto, potrebbero iniziare il mese prossimo quando il 37enne Sadat - che ha studiato in Occidente e ha comandato le forze governative afghane nella provincia meridionale di Helmand negli ultimi mesi dell'offensiva talebana prima di essere promosso a capo delle forze speciali afghane per arrivare a Kabul nel giorno della resa - prevede di rientrare in Afghanistan, nell'ambito di quella che ha descritto come un'insorgenza finanziata da patrioti afghani, senza sostenitori all'estero.

Con un consiglio, intanto, agli ucraini, passati più di due mesi dall'invasione russa del loro Paese: "Penso stiano tenendo bene - ha sostenuto Sadat - ma dico anche loro di credere di più in loro stessi perché potrebbe finire il supporto continuo da parte della Nato e di altri Paesi".

Sadat accusa i Talebani di "torture, uccisioni, sparizioni, mancanza di cibo, malnutrizione tra i bambini". "Non siamo contro i Talebani" in quanto Talebani, ma contro il loro "manuale", ha sostenuto, respingendo le accuse mosse contro di lui per aver ordinato attacchi in cui sono rimasti uccisi civili.

Un'intervista quella alla Bbc arrivata dopo un messaggio trapelato sui media nei giorni scorsi in cui Sadat assicurava di essere in contatto con il Fronte nazionale di resistenza, quello di Ahmad Massoud, il figlio del 'Leone del Panjshir'. "Sono in contatto con il fratello Ahmad Massoud e sosteniamo le sue azioni in ogni modo - affermava - Sostengo anche altri gruppi della resistenza". Tutto nell'Afghanistan in cui i Talebani hanno imposto in questi mesi limitazioni alle donne per gli spostamenti, in cui hanno chiuso le classi delle scuole superiori alle studentesse, in cui (secondo l'Onu) il 95% della popolazione non ha cibo a sufficienza.

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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