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L'Italia perde terreno nella Giornata dedicata alla Terra

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La denuncia di Prandini della Coldiretti: 'perso un terzo ettari coltivati in ultimi 50 anni'

"L’Italia ha perso quasi un terzo (30%) dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese e la dipendenza agroalimentare dall’estero". E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della Giornata mondiale della Terra (Earth Day) del 22 Aprile promossa dalle Nazioni Unite.

"Il primo passo nella strada del recupero della capacità produttiva è – sottolinea Prandini – lavorare sulle infrastrutture e sull’innovazione a partire dal sistema degli invasi necessarie per raccogliere l’acqua e combattere la siccità ma occorre anche investire sulla digitalizzazione delle con lo sviluppo di applicazioni di agricoltura di precisione, dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti. In tale ottica è importante anche accelerare sul riconoscimento del ruolo delle nuove tecniche di evoluzione assistita (Tea) per investire sulla genetica green capace di tutelare l’ambiente, proteggere le produzioni agricole con meno chimica e difendere il patrimonio di biodiversità".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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