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Il terzo polo chiama a raccolta i cattolici

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Il deputato Mario Richetti cerca ancora uno strappo col Pd in favore di Azione: 'il cattolicesimo democratico è liberale, su questo si è rotta la presenza nel Pd'

"Il cattolicesimo democratico è liberale o non è. (...) Sono i cattolici democratici a volere una Costituzione in cui lo Stato riconosce la persona. Che viene appunto prima. Lo Stato ne regola convivenza e ordinamento, non la definisce. E su questa idea di Stato che si è rotta la presenza (anche) dei cattolici nel Pd". Lo scrive Matteo Richetti, capogruppo di Azione/Iv alla Camera, su HuffPost.

"Il cedimento al populismo, oltre che a giustizialismo e antipolitica, è il cedimento alla concezione liberale dello Stato che da regolatore diventa attore, fino ad essere 'infilato' in autostrade, banche, Ilva e Ita". E aggiunge: "La nascita di un partito nuovo, annunciata a Milano pochi giorni fa da Carlo Calenda, uno spazio in cui cattolici democratici, liberali e socialisti costituiscono il fondamento di un pensiero che evita la secolarizzazione dell’occidente è una occasione unica".

"Una stagione nuova che riparta dalla tensione morotea che tiene in equilibrio diritti e doveri, ponga nuove basi per una crescita integrale e umana della società, restituisca la dimensione di un destino comune alle diverse generazioni del Paese. Noi apriremo le porte a un tempo nuovo, l’auspicio è che tanti (laici e cattolici) vogliano coglierlo insieme a noi".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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