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Scaduto il title 42: marines ai confini del Messico

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L'amministrazione Biden si prepara comunque a far entrare in vigore nuove misure, criticatissime dai gruppi per la difesa dei migranti

Sono 1500 i militari, provenienti dall'Esercito e dal corpo dei Marines, che gli Stati Uniti schierano al confine con il Messico, nell'ambito delle misure adottate dall'amministrazione Biden per fronteggiare l'ondata di migranti che si prevede si riverserà con la decadenza, dalla mezzanotte di oggi, del famoso 'Title 42'.

Con la fine dell'emergenza Covid, infatti non sarà più valida la misura varata all'inizio della pandemia dall'amministrazione Trump e che in questi 3 anni ha permesso alle autorità di confine Usa di respingere in Messico, per ragioni sanitarie, circa 2,7 milioni di migranti. Già negli ultimi giorni il flusso dei migranti è aumentato notevolmente - lo scorso martedì si è registrato il numero record di 10.600 ingressi irregolari in un giorno - e ora si prevede un'ulteriore impennata.

L'amministrazione Biden si prepara comunque a far entrare in vigore nuove misure, criticatissime dai gruppi per la difesa dei migranti, che renderà più facile deportare migranti entrati irregolarmente o che non hanno chiesto asilo nei Paesi attraversati prima di arrivare negli Stati Uniti. Si tratta di misure sgradevoli ma necessarie, ha detto il segretario per la Sicurezza Interna Alejandro Mayorkas, presentando un piano per dare maggiori opportunità a chi entra in modo regolare negli Stati Uniti.

"Il nostro piano darà risultati", ha affermato pur riconoscendo di vedere chiaramente "i problemi che affronteremo nei giorni e settimane che abbiamo davanti, che saranno potenzialmente molto difficili". Se l'espulsione del 'title 42' non prevedeva misure che impedivano di tentare di nuovo l'ingresso, ora tornerà ad essere in vigore il title 8 che proibisce a chi ha attraversato irregolarmente il confine di entrare negli Stati Uniti per almeno 5 anni e prevede l'incriminazione penale in caso di violazione.

Inoltre la nuova misura che entrerà in vigore da domani, limiterà la possibilità di chiedere non appena entrati negli Usa asilo per motivi politici o umanitari- come prevede la legge - a migranti che prima hanno attraversato altri Paesi dove avrebbero potuto farlo.

I gruppi che difendono i diritti dei migranti considerano la misura una violazione della legge federale e promettono ricorsi in tribunale, rivendicando che la legge è molto chiara sulla possibilità di chiedere asilo al confine. "Pretendere che qualcuno chieda asilo in un Paese che non può proteggere neanche il proprio popolo è assurdo - afferma Mark Hetfield, presidente di Hias che si occupa di rifugiati - sappiamo che queste persone fuggono dalla violenza e per difendere la propria vita".

Per quanto riguarda l'invio dei militari al confine, il primo gruppo è da ieri a El Paso, dove si unirà ai 2500 militari della Guardia Nazionale per aiutare i 24mila agenti e funzionari del dipartimento della Sicurezza Interna per gestire il flusso di migranti. I militari non saranno armati e le loro regole di ingaggio non prevederanno l'uso della forza né effettueranno arresti, limitandosi solo a sostenere le operazioni dei 'border patrol', nel rispetto del Posse Comitatus Act, la legge del 1878 che vieta alle forze armate americane di svolgere attività di polizia civile all'interno del territorio americano.

 

12 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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