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La Russia guarda alla Transnistria

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Kiev denuncia che l'attacco russo era programmato da giorni, proprio per allargare il conflitto verso altri Paesi

L'attacco di ieri pomeriggio contro la sede del ministero della Sicurezza dello Stato a Tiraspol, in Transnistria, è "una provocazione russa" in preparazione da giorni. E' quanto sostiene l'intelligence ucraina, che rivela di aver intercettato un documento che dimostrerebbe che le autorità dell'enclave filorussa in Moldova preparavano "l'attacco con granate" da tre giorni, durante i quali hanno costruito un bunker dove far rifugiare il personale.

In un comunicato su Telegram, la direzione principale di intelligence del ministero della Difesa di Kiev ha denunciato quindi "la serie di misure provocatorie organizzate dal servizio federale di sicurezza russo per seminare il panico e sentimenti antiucraini".

L'intelligence sostiene poi che i servizi russi stanno continuano a pianificare "attacchi terroristici" in Transnistria nell'ambito di una campagna di provocazione. Nei giorni scorsi, parlando dell'offensiva in Ucraina, Mosca aveva citato la possibilità di conquistare tutto il sud del Paese per consentire anche l'accesso all'enclave in Moldova.

E poche ore fa ancora nuove esplosioni in Transnistria. Secondo l'agenzia di stampa Tass, che cita il ministero dell'Interno di Tiraspol, ci sarebbe stata un'esplosione al centro di trasmissione della radio russa e due antenne sarebbero state messe fuori uso. Non si registrano feriti.

 

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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