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Tutorial: come reagire quando qualcuno ti chiama ‘fascista’

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Una guida per Giorgia Meloni, direttamente dal suo candidato sindaco di Roma Michetti

Il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti, al ballottaggio contro l’uomo del Pd Gualtieri, ha dato un esempio di politica d’altri tempi
Michetti ha reso chiaro che il candidato sindaco del centro-destra a Roma vuole vincere senza il voto di neofascisti ed estremisti. Questo, oltre ad essere una notizia, gli fa onore.

Gruber-Michetti

Il volto del centro-destra romano ha querelato la giornalista di La7 Lili Gruber per frasi dette sul suo conto durante la trasmissione Otto e Mezzo.
“Michetti proviene dalla destra estrema, da un mondo neofascista”, sono queste le parole della giornalista che hanno scatenato l’ira di Michetti.

Il candidato si è affrettato a giudicare “Vergognose” le parole di Lili Gruber, affermando che in tal modo “Si lede l’onore di una persona” e di non aver “Mai avuto rapporti con la destra neofascista, in assoluto''

“Io sono nato nell'oratorio, sono stato nell'Azione cattolica e ho militato nella democrazia cristiana. Negli ultimi 30 anni sono uscito dalla politica moderata, quando la Dc si è dissolta, e ho iniziato l'attività di assistenza agli amministratori e ai funzionari comunali”.

Il candidato di centro-destra ha informato di ver dato ordine ai suoi legali di sporgere denuncia nei confronti della giornalista. “Le sue parole sono scorrette e superficiali – dice Michetti - sono imperdonabili”.

È così che dovrebbe reagire un uomo di destra alle accuse di fascismo: offendendosi e sporgendo querela. In casi meno rari, tuttavia, più che un’accusa quella di neofascismo diventa una medaglia e una potente arma in chiave elettorale.

L’ultimo esempio è recentissimo: dopo lo scandalo emerso dall’inchiesta di Fanpage riguardante finanziamenti illeciti e accuse di apologia di fascismo ad alcuni componenti del suo partito, Giorgia Meloni si è affrettata a dire che Fdi è antirazzista e antinazista. La leader di Fratelli D’Italia non ha mai preso veramente le distanze dal mondo fascista e neofascista. 

La scelta di Michetti potrebbe portarlo a perdere voti, cosa che invece probabilmente non è accaduta a Milano dopo l'inchiesta, ma è una presa di posizione nettamente e fortemente antifascista, un esempio per la sua leader e per il suo partito.

 

 

2 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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