Le aziende italiane pronte a ricostruire l'Ucraina
A Berlino folta partecipazione di aziende italiane fra le circa 500 che si confrontano sulle iniziative di sostegno per la ricostruzione ucraina
E' ricca la partecipazione di aziende italiane fra le circa 500 che si confrontano sulle iniziative di sostegno per la ricostruzione dell'Ucraina nel quadro della conferenza URC che si è aperta a Berlino. L'elenco include Fae Group SpA (leader mondiale nella progettazione e produzione di veicoli speciali e cingolati per lavori forestali, agricoli, stradali e di sminamento), Maschio Gaspardo (produttore di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno e il trattamento delle colture), Webuild (azienda specializzata nella costruzione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile e l’energia idroelettrica), 3TI Progetti (società di ingegneria italiana che sviluppa soluzioni di mobilità sostenibile), CIPA (azienda specializzata nell'esecuzione di opere di metropolitane, stazioni della metropolitana, gallerie e pozzi.), RINA Consulting (azienda che offre servizi di consulenza e analisi nei settori dell'energia e dell'ambiente.), Seingim (azienda attivo nei settori dell'ingegneria e dell'architettura), Ferplast (produttore di articoli accessori per animali), InBlu (storico marchio italiano di calzature) e Origin (società immobiliare impegnata nello sviluppo di un quadro di investimenti incentrato su soluzioni abitative per gli sfollati interni).
Peraltro sono stati anche annunciati nuovi investimenti o partnership commerciali in Ucraina, come per Serin Lis (legno e componenti per mobili), Renovua SpA (investimenti e appalti) e Sisea Srl (servizi ambientali, costruzioni innovative e verdi).
Ma altre aziende sono coinvolte nell’iniziativa International Flagship Projects in Ukraine at URC2024, che vuole sottolineare la resilienza, l'innovazione e l'impegno delle imprese internazionali che operano in Ucraina nei settori dell'Energia/Clima, della Digitalizzazione, dell'Agricoltura, dell'Edilizia, della Logistica e dell'Industria manifatturiera. Le imprese italiane partecipanti sono Ferrovie dello Stato SpA per il dry port di Horonda, la piattaforma logistica che sarà il più grande centro intermodale europeo-ucraino volto a sostenere gli scambi commerciali da e verso l'Ucraina con i porti italiani dell'Alto Adriatico, Mer Mec SpA per il progetto sulla tecnologia per la sicurezza e la manutenzione ferroviaria, che fornirà servizi di misurazione per valutare la sicurezza e la manutenzione delle ferrovie ucraine, e One Works Foundation per il masterplan di Mykolaiv, progetto concentrato sul recupero completo e sulla trasformazione di Mykolaiv in una città sostenibile.
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