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Caso Ucraina: la Russia non decida sui destini di altri Paesi

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Il segretario generale della Nato Stoltenberg: "La Nato sarà al fianco dell'Ucraina se la Russia la attaccherà. Ci saranno conseguenze', ma non sarà guerra"

La Nato sarà al fianco dell'Ucraina se la Russia la attaccherà, ''ci saranno conseguenze'', ma non si scenderà in guerra. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista a La Repubblica, ammettendo che i tre vertici di questa settimana con i delegati di Mosca non hanno prodotto passi avanti. La situazione rimane critica. E avverte che non potrà mai essere accettata la richiesta del Cremlino di imporre vincoli alle libere adesioni da parte degli Stati europei all'Alleanza Atlantica. ''Vogliono controllare i loro vicini ma sarebbe contrario ai nostri principi fondamentali'', ha detto. ''Le discussioni sono state difficili, abbiamo passato quattro ore ad affrontare una vasta gamma di questioni. Loro hanno sollevato i loro problemi di sicurezza, noi le nostre preoccupazioni. Siamo molto distanti. Il confronto è stato aperto e franco. Ma l'importante, in questo momento critico per la sicurezza europea, è che ci siamo seduti insieme intorno a un tavolo. E' la prima volta in più di due anni. Abbiamo proposto altri incontri e spero che accettino di continuare. Abbiamo bisogno di dialogo quando le tensioni sono così alte'', ha detto Stoltenberg.

Il Segretario generale della Nato ha poi definito ''l'Ucraina un partner di grande valore. La aiutiamo nel diritto fondamentale all'autodifesa. Diamo il nostro supporto - in particolare Usa, Regno Unito e Turchia - nella fornitura di attrezzature e nell'addestramento. Ma Kiev non è un alleato della Nato. L'impegno a difendere tutti gli alleati vale solo per gli alleati. Se la Russia usa di nuovo la forza contro l'Ucraina, sarà un errore strategico e avrà gravi conseguenze in termini sanzioni politiche, economiche e finanziarie. Noi continueremo a sostenere l'Ucraina e sappiamo che Kiev è molto più capace di difendersi ora rispetto al 2014. Le sue forze sono meglio addestrate e meglio equipaggiate. Poi, naturalmente faremo ciò che è necessario per assicurare la nostra presenza. Quel che sto dicendo è che l'obbligo di difendere e proteggere gli alleati si applica agli alleati. Per l'Ucraina abbiamo dichiarato che le conseguenze saranno nuove sanzioni economiche e che forniremo il nostro sostegno''.

La Nato, ha aggiunto, sostiene ''l'Ucraina nelle riforme, nella modernizzazione delle forze armate secondo i nostri standard'' e sta analizzando la richiesta di adesione. Ma ''i russi vorrebbero invece un accordo vincolante che impedisca l'allargamento della Nato. Sarebbe una violazione dei nostri principi sull'autodeterminazione dei popoli. Ucraini, finlandesi o svedesi devono avere il diritto di decidere da soli se e quando aderire. I russi non possono interferire. Vogliono ristabilire una sorta di influenza riservata alle grandi potenze. Ma questa non è l'Europa in cui vorrei vivere. Gli stati europei sono liberi e indipendenti''. Ora ''all'ordine del giorno sono le riforme, aiutare l'Ucraina. Ripeto: il punto adesso è l'aggressività russa, non il resto. Hanno occupato una parte dell'Ucraina, la Crimea, controllano il Donbass attraverso il sostegno dei separatisti e poi cercano di costringerci ad accettare un trattato legalmente vincolante che violerebbe la sovranità nazionale. Questo è il nodo cruciale''. In Kazakistan, ma comunque ''in generale, vediamo che la Russia cerca di ristabilire la sua sfera di influenza. Lo stanno facendo anche lì. Siamo molto preoccupati. È importante che i diritti umani siano rispettati, compreso il diritto di manifestare pacificamente. In Kazakistan emerge un deficit di diritti democratici ed è assente il rispetto dei diritti umani. Mosca anche in questo caso punta al controllo sui suoi vicini''.

In Cina, prosegue, ''abbiamo visto l'oppressione delle forze democratiche, delle minoranze. Anche a Hong Kong con la repressione dei media indipendenti. Tutto ciò dimostra l'importanza dell'alleanza tra Nord America e Europa a difesa delle democrazie. E' importante perché è in gioco pure la sicurezza europea''. Pensando al suo successore, dice che ''viviamo in un mondo imprevedibile, ci saranno sorprese. Estremamente difficile prevedere quale sarà la prossima crisi. Il mio messaggio principale è che dobbiamo prepararci agli imprevisti. Usa e Europa insieme valgono il 50 per cento dell'economia mondiale. Insieme siamo in grado di preservare la pace. A questo proposito devo ringraziare, attraverso voi, l'Italia per i suoi contributi alla sicurezza della Nato. Per il ruolo meraviglioso che gioca e ha giocato in Iraq, in Afghanistan, in Kosovo''.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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