La Ue continua a sanzionare la Russia
Linea compatta degli Stati membri però il Belgio lancia una riflessione: 'le sanzioni non danneggino più la Ue che Mosca'
La guerra in Ucraina per la Russia "è un grande fallimento militare", perché "dopo un mese di combattimenti, non sono stati in grado di allontanarsi più di 200 km dalle loro basi logistiche". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles.
"Un mese di guerra - continua - sei milioni di sfollati. L'esercito ha iniziato tentando di chiudere il conflitto presto, ma ora stanno massacrando la gente. Dato che non possono conquistare le città, le bombardano, uccidendo persone innocenti, distruggendo tutto. Ma gli ucraini combattono, noi li sosteniamo inviando armi", conclude.
I capi di Stato e di governo dell'Ue discuteranno di "ulteriori sanzioni" contro la Russia per la guerra in Ucraina. Il Consiglio Europeo non prende decisioni, ma dà "linee guida" e "mi aspetto che il Consiglio dia linee guida su come aumentare le sanzioni personali e settoriali" nei confronti di Mosca, continua Borrell.
Il "principio generale" che segue la Commissione Europea "è che le sanzioni devono impattare più la Russia che l'Ue. Non siamo in guerra contro noi stessi, non adotteremo misure che ci indeboliscono". Sanzioni che colpiscano l'importazione di fonti di energia dalla Russia "avrebbero un impatto devastante sull'economia europea, non credo che sia necessario" dice il premier belga Alexander De Croo, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles.
"Speriamo che non accada" un attacco contro l'Ucraina condotto dalla Russia usando armi chimiche, "ma abbiamo visto che la Russia non rispetta alcuna legge. Ci possiamo aspettare di tutto dalla Russia" è la voce allarmata della premier finlandese Sanna Marin, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles.
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