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Gli Usa in guerra quando lo deciderà lui

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Le basi aeree americane in Medioriente hanno subito una serie di attacchi negli ultimi giorni

Le basi aeree americane in Medioriente hanno subito una serie di attacchi negli ultimi giorni. Lo ha detto l'addetto stampa del Pentagono, il generale di brigata Patrick Ryder, spiegando che proprio oggi è stato sventato un attacco contro la base militare Usa a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Nell'ultima settimana, ha affermato, le truppe statunitensi hanno dovuto affrontare almeno 12 attacchi in Iraq e quattro in Siria da parte di gruppi associati all’Iran.

Gli Stati Uniti risponderanno ''nel momento e nel modo da noi scelti'' alla recente ondata di attacchi contro le truppe americane di stanza in Medio Oriente. Lo ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Gli Stati Uniti ritengono che gli attacchi contro le basi Usa nella regione siano stati compiuti da milizie filo iraniane. 

La Casa Bianca sosterrà ''pause umanitarie'' nella guerra tra Israele e Hamas per Gaza. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, si tratta di ''pause sul campo di battaglia localizzate, temporanee e specifiche in modo che l'assistenza umanitaria arrivi alla popolazione che ne ha bisogno o che le persone possano lasciare la zona in relativa sicurezza''.

Kirby sottolinea che ''pensiamo che sia un'idea da esplorare'' e che le pause potrebbero durare ''ore'' o ''giorni''. Kirby ha spiegato che non si riferisce al ''cessate il fuoco'' chiesto dal Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e da diversi governi.

 

27 Ottobre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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