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Oms Europa: +40% casi rispetto a un anno fa

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In Europa e Asia Centrale 2,6 mln di nuovi contagi e altri 27mila morti la scorsa settimana. Nel mondo 10 Paesi Covid free

Pare inarrestabile l'avanzata del contagio da Covid rispetto allo scorso anno, Numeri che non sbagliano e che hanno tutti a che fare con le varianti, in particolare la Delta. Si conti anche che se alcuni paesi europei hanno cominciato una massiccia campagna vaccinale con una campagna di sensibilizzazione adeguata, lo stesso non può dirsi per alcuni paesi dell'Est Europa e per molti paesi asiatici e africani.

"La scorsa settimana l'Europa e l'Asia Centrale hanno registrato 27mila nuovi decessi per Covid-19 e 2,6 milioni di nuovi casi. Le infezioni, ancora prevalentemente" causate "dalla variante Delta" di Sars-CoV-2, "sono ora superiori del 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso". Lo sottolinea Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, in una dichiarazione diffusa oggi per fare il punto sulla nuova variante Omicron del coronavirus pandemico.

Sono 273.900.334 i casi di coronavirus accertati nel mondo dall'inizio della pandemia, per un totale di 5.351.812 decessi, di cui oltre 45mila nell'ultima settimana. E' quanto indicano i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, che vedono in testa alla triste classifica dei contagi e dei morti gli Stati Uniti, con 50.415.500 casi accertati e oltre 800mila morti. Se il virus è diffuso sulla quasi totalità del Pianeta, secondo l'Oms vi sarebbero ancora 10 Paesi o territori ancora 'Covid-free'.

L'elenco comprende: Corea del Nord, sulla cui attendibilità vengono però sollevati numerosi dubbi; Kiribati; Micronesia; Nauru; e Niue. Questi ultimi quattro, tutti stati insulari che si trovano nel Pacifico. Nella lista dei luoghi dove non sono ancora stati rilevati ufficialmente casi di Covid compaiono anche le Isole Pitcairn e l'Isola di Sant'Elena, entrambi Territori britannici d'Oltreoceano, il territorio neozelandese di Tokelau, l'arcipelago di Tuvalu e il Turkmenistan.

E intanto il contrasto alla pandemia non è una questione soltanto interna, ma un tema centrale per la politica estera. Durante la presidenza del G20, "abbiamo incoraggiato la comunità globale a “vaccinare il mondo”, per aiutare i cittadini dei Paesi più vulnerabili e ridurre il rischio di nuove varianti. Il Global Health Summit dello scorso maggio a Roma ha visto i Paesi più ricchi e le case farmaceutiche impegnarsi a donare un numero considerevole di dosi. Dobbiamo mantenere queste promesse e assicurarci che i vaccini arrivino chi ne ha bisogno. L’Italia sostiene l’ambizione di vaccinare il 70% della popolazione di tutti i Paesi entro metà 2022. Quest’obiettivo ora deve essere raggiunto" ha detto Mario Draghi. 

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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