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Ni alle mascherine ma sì alla quarta dose

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Interviene il ministro della sanità Speranza sul vaccino mentre Crisanti valuta l'uso delle mascherine con l'esplosione dei casi

"Ci aspettavamo con l’arrivo dell’autunno una fase di aumento della circolazione virale. Alla luce di questo aumento faccio ancora appello a tutte le persone che rientrano nelle categorie vaccinabili, in particolare le persone che hanno più di sessant’anni, di prenotare un secondo richiamo”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al congresso Fimmg, in corso a Villasimius (Cagliari). "Ormai in tutte le regioni italiane c’è la disponibilità di vaccini aggiornati, che ci fanno fare un ulteriore passo in avanti - sottolinea - nella lotta al Covid".

 

"Mascherine e circolari non sono un argomento che mi entusiasma. Se la situazione" epidemiologica di Covid-19 "si aggrava, si deciderà cosa fare. Penso che queste siano tutte risposte che si dovrebbero dare momento per momento. Inutile dare indicazioni e fare teorie adesso". Ne è convinto il microbiologo Andrea Crisanti, neoeletto senatore Pd, che non si sbilancia oggi sull'opportunità, in caso di peggioramento della situazione Covid, di reintrodurre l'uso di mascherina in spazi pubblici chiusi o altre misure temporanee.

L'esperto dichiara che vanno valutate le situazioni quando si presentano. Lo stesso discorso è applicabile ai pronostici sull'eventuale 'successo' di una nuova variante. "Che una variante prevalga o meno dipende dalla sua capacità di adattamento - ragiona - Se ne arriva una che elude la risposta immunitaria ed è in grado di causare una malattia grave, sicuramente avremo un problema. Se non accade continueremo con questa situazione attuale". Sarà dunque un inverno all'insegna di Omicron 5 o cambierà il quadro? "Questo non lo può dire nessuno - puntualizza - E il panorama delle varianti dominanti non è detto che debba cambiare per forza".

Può essere che un sottolignaggio, come quelli battezzati da alcuni esperti sui social Chiron (BA.2.75.2) e Cerberus (BQ.1.1), abbia sulla carta delle caratteristiche che lo rendono potenzialmente pericoloso. "Ma va visto nella realtà cosa succede - prosegue Crisanti - Non è detto che queste caratteristiche lo facciano prevalere". Perché alcune sottovarianti con mutazioni temibili non hanno sfondato? "Questione di 'fitness': si vede che hanno una ridotta capacità di diffusione". Non sono abbastanza efficienti, in altre parole. Quanto alla stagione fredda che si sta aprendo, vedere circolare nuovamente l'influenza insieme a Covid per l'esperto non significa che Covid nelle sue vesti pandemiche si sta facendo da parte. "Più che un segno di normalizzazione - conclude lo scienziato - è segno che non usiamo più nessuna misura di precauzione. Punto".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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