La realtà è peggiore della fiction
Alla berlina per le associazioni montane finisce lo scrittore Paolo Cognetti, reo di aver ambientato un noir in Valsesia
L’orrore si alterna alla bellezza da sempre. Solo lei ci salverà, alla fine. Ma per salvarci per davvero forse è necessario anche conoscere la sorella della bellezza. Così colpisce la lettera lanciata dallo scrittore Paolo Cognetti, in difesa del suo ultimo romanzo, ‘Giù nella valle’, dopo che sindaci e associazioni della Valsesia lo hanno attaccato per la descrizione che fa di quella terra. Che ne esce malconcia. Ne esce grigia. Industrializzata. Stuprata. Ubriacona. Un po’ puttana. E così i degni rappresentanti vanno giù duri: eh non si ama la montagna e poi si parla male di lei, la montagna si ama a prescindere, che chieda scusa alla montagna, e via cianciando. Solo che poi la polemica è divampata e ha raccolto proteste che collegano più valli montane, dal Piemonte alla Valle d’Aosta. A un certo punto ho creduto che qualcuno avesse azionato l’AI, ma non ce ne è stata necessità: è tutto autentico.
E Cognetti chiede scusa per davvero nella sua lettera. Come se uno scrittore dovesse giustificarsi per quello che scrive, per il suo sentire, per la sua inquietudine, per quello che vede e per quello che riporta come un 'ladro e bugiardo' su carta, perché della montagna uno scrittore dovrebbe soltanto raccontare i cieli stellati, l’aria frizzante, i torrenti d’acqua trasparente, le vacche che producono latte eccezionale. E se uno scrittore volesse abbracciare una storia noir, raccontando il volto meno pulito di una cosa bella? È vietato? Sono vietate fiction? Da quando c’è la censura sui romanzi? Ma cos’è ‘sto politicamente corretto che mo’ interviene pure nei romanzi, trasfigurando personaggi e decontestualizzando scenari? E i gialli di Davide Longo ambientati in Val Varaita? E il delitto di Cogne?
La bellezza stride, si alterna alle storture, la bontà rimbalza sulla malvagità e viceversa, si fondono buoni e cattivi, perché i paesaggi spesso sono questi, un po’ come gli esseri umani contengono metastasi che poi li guastano. Rivelateglielo ai rappresentanti della Valsesia e delle altre valli che si lamentano: la realtà è anche peggio della fiction.
Commenti