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Il viaggio di Simone da Mosca tra voli annullati e treni vietati

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Voli cancellati e bus vietati agli italiani. E' il viaggio di Simone, un nostro connazionale in Russia per lavoro

Voli cancellati e bus vietati agli italiani. E' il viaggio di Simone, un nostro connazionale in Russia per lavoro che, organizzato il rientro poco prima delle tensioni e della chiusura dello spazio aereo, si è ritrovato a organizzare un percorso "di fortuna" che, dopo varie peripezie, lo ha finalmente riportato a Malpensa. "Da qualche giorno mi trovavo a Mosca per lavoro - racconta Simone, export area manager per una azienda chimica di Verona - In seguito ai recenti eventi e alla imprevedibilità della situazione, specie in relazione a sanzioni bancarie e alle cancellazioni dei voli, ho deciso di anticipare il mio rientro e di andare via terra in Finlandia, poiché Stato non Nato, per poi prendere un volo da Helsinki per il nord Italia".

"Avendo così scelto di spostarmi in treno da Mosca a San Pietroburgo per raggiungere da lì Helsinki, ho acquistato il biglietto (https://www.russiantrains.com/), ma con mio sgomento, alle 6.15 del mattino, ho scoperto solo in stazione che questi treni gestiti dalla compagnia finlandese "VR", sono destinati ai soli cittadini russi e/o finlandesi. Non ad altre nazionalità. Sul sito russian trains non c'era menzione di questa restrizione e per qualche motivo il sito ufficiale di "VR" non mi permetteva di selezionare la tratta San Pietroburgo Helsinki. Ad ogni modo farò richiesta di risarcimento al sito 'Russian Trains' poiché avevo anche indicato la mia nazionalità italiana. Sapendo della frequenza di bus da San Pietroburgo verso Helsinki mi sono recato alla Avtobusnyy Vokzal Cherepovets, dove ho acquistato un biglietto (circa 2800 rubli) per Helsinki, durata circa sette ore, che avrebbe varcato la frontiera a Vaalimaa, circa 45 minuti di macchina da Viyborg".

E ancora: "Alla cassa mi è stato chiesto se avessi un documento che certificasse che io fossi solo in transito per la Finlandia, come il biglietto aereo che avevo, ed una certificazione vaccinale (Green Pass), che avevo (oltre al passaporto ovviamente). Alla frontiera finlandese mi è stato chiesto solo passaporto e Green Pass e sono passato. Il bus mi ha portato direttamente in aeroporto e sono finalmente tornato in Italia".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Silvia Mancinelli

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