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Al voto. In 9 per la corsa a sindaco di Latina

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Il sindaco uscente Coletta cerca la riconferma, lo sfida un ex primo cittadino come Zaccheo. Tanti outsider e due donne in lizza

Il 3 e 4 ottobre Latina, la seconda città del Lazio dopo Roma, è chiamata alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale. Nel capoluogo pontino, quasi 130mila abitanti e una superficie di 277 kmq (ben superiore a quella di Napoli), la sfida è tra 9 candidati a sindaco.

Damiano Coletta, il sindaco che sorprendentemente scardinò lo strapotere dei consensi del centrodestra nel 2016, è chiamato alla riconferma, questa volta sostenuto dal Pd oltre che dalle sue liste civiche ma di ispirazione di sinistra. Lo sfida apertamente la figura totemica del centrodestra nella città fondata dal Duce Mussolini nel 1932, quel Vincenzo Zaccheo, già sindaco due volte, ma sfiduciato proprio per una guerra interna tra partiti di coalizione che inaugurò brutte pagine della recente storia latinense.

Una outsider è rappresentata da Annalisa Muzio, avvocato, impegnata nell’associazionismo, e dal suo movimento pragmatico che ha voluto chiamare Fare Latina, sostenuto dal Partito Liberale Europeo. Un’altra donna in pista è Nicoletta Zuliani, consigliere comunale uscente, in totale disaccordo col Pd di cui è stata iscritta, sostenuta da Azione di Calenda.

Sarà anche città di centrodestra Latina, ma le liste di ispirazione ideologica che volgono lo sguardo a sinistra sono tante: infatti, troviamo anche la lista di Tonino Mancino, una vita dedicata all’agricoltura e al sociale, candidato con Sinistra Italiana. Un’altra figura nota in città candidato a sindaco è quella di Sergio Sciaudone, una vita impegnato nel sociale, portato da Solidarietà Sociale. È candidato alla poltrona di primo cittadino anche Andrea Ambrosetti, chimico e professionista sanitario presso l’Arpa Lazio, esponente del Partito Comunista Italiano.

Con tre liste c’è Antonio Bottoni, funzionario della Prefettura, impegnato da anni alla tutela del consumatore, che ha coagulato attorno a sé una squadra che va dal mondo dell'associazionismo ai sindacati passando per la Fiamma Tricolore. E poi un grande outsider atteso al confronto elettorale del capoluogo pontino: infatti, il M5S che ha sempre sfornato dalle urne rappresentanti parlamentari come rosette ha incredibilmente saltato l’appuntamento del 2016, ma stavolta c’è, ed è un movimento agguerrito, con candidato sindaco Gianluca Bono, un militare della Marina.

I 9 candidati hanno risposto alle 5 domande poste dalla nostra redazione. Abbiamo posto in ordine alfabetico le risposte dei singoli candidati.

1 Qual è il suo progetto strategico per rilanciare la città di Latina?

AMBROSETTI -  La nostra agenda, contenente il piano strategico per la città, prevederà che il Comune si costituisca soggetto capofila nella promozione del diritto costituzionale al lavoro; il potenziamento dell’offerta culturale; l’incremento della raccolta differenziata con una maggiore attenzione al decoro; sul piano fiscale, il recupero delle evasioni tributarie per ridurre la pressione fiscale ai cittadini; il potenziamento dell’Azienda speciale ABC riguardo al trattamento dei rifiuti e la diminuzione della tariffa applicata; per la Sanità pubblica il potenziamento dell’assistenza territoriale assicurando livelli di cura, anche fuori dal contesto ospedaliero; per l’ambiente, verranno censite le discariche abusive, si proporranno progetti per la mitigazione dei processi erosivi costieri; il mantenimento della bandiera blu; l’adozione di un nuovo PRG che punti ad una Città sostenibile; il potenziamento del settore agricolo.

BONO - Il M5S propone un’amministrazione bidirezionale basata sulla razionalizzazione organizzativa e sulla comunicazione con i cittadini. La necessità primaria è la transizione ecologica, rapportare Latina a uno stile di vita ecosostenibile, attraverso l'educazione ambientale e la chiusura del ciclo dei rifiuti, sfruttando il PNRR per far rinascere a 360° la città.

COLETTA - Il rilancio di Latina è già iniziato 5 anni fa. Ora vogliamo portarla nel futuro intrecciando smart city, università, turismo, sostenibilità e politiche a misura di persona, sempre nel solco della legalità e della trasparenza. I fondi del PNRR, poi, rappresentano un’enorme occasione che non ci lasceremo sfuggire.
BOTTONI - Ci sono diversi punti nel programma della coalizione divisi anche per priorità di intervento. Il faro che ci deve guidare, però, è quello di riuscire ad ottenere il riconoscimento di Capitale europea della Cultura 2032, l’anno del centenario della fondazione di Latina. Questo ci permetterà di avviare un processo eterogeneo che coinvolgerà tutte le eccellenze del nostro territorio, rivitalizzando l’economia e, con essa, creando moltissimi posti di lavoro per tutti ma, in particolare, per i giovani.

MANCINO - Il progetto strategico per il rilancio economico-sociale della città di Latina, passa dalla verifica dello stato di attuazione dei PPE (Piani Particolareggiati Esecutivi), con priorità al PPE riguardante la marina di Latina.

MUZIO - Il nostro programma abbraccia l’intero territorio, raccordando il centro e i borghi. L’azione sarà immediata, non guarderà solo al 2032, uno slogan confezionato da altri quasi a volere prendere altro tempo prima di “fare”. Latina deve trasformarsi nella città modello del fare, facendo leva sul sentimento di riscatto e di orgoglio cittadino. Ci batteremo per potenziare i collegamenti e fare uscire Latina dal suo isolamento è un diritto/dovere, concertando l’azione in sinergia con le associazioni di categoria e parti sociali.

SCIAUDONE - La vocazione agricola e turistica del territorio devono essere il volano per un rilancio economico della città e delle città limitrofe. Non può esserci sviluppo turistico senza una sinergia concreta tra le città pontine. Si possono creare percorsi per un turismo culturale e storico partendo da San Felice, con l’uomo di Neanderthal, passando per gli scavi de Le Ferriere, Antica Norba, ecc., a questo si può affiancare un turismo naturalistico ed enogastronomico. Il Comune dovrebbe incentivare con sgravi il recupero di case coloniche e stalle abbandonate per lanciare un serio discorso di accoglienza diffusa.

ZACCHEO - Rendere Latina una città universitaria di eccellenza. Immagino un Nucleo di Fondazione a vocazione universitaria. riconvertendo gli edifici di fondazione. 

ZULIANI - Latina è immobile perché si è deciso che pubblico è pulito e privato è solo speculazione: dobbiamo creare una nuova alleanza tra pubblico e privato, tra comune e imprenditori, e lo possiamo fare fornendo un quadro chiaro di norme e di procedure oggi divergenti e farraginose.
Gli imprenditori devono trovare risposte immediate ed una programmazione territoriale chiara e affidabile. Attualmente, con lo sconquasso dei PPE, va riprogrammata la città attraverso Schemi di Assetto quartiere per quartiere per renderla rispondente ai nuovi bisogni. Questo genererà lavoro.

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2 - Le prime tre cose che farebbe nei primi 100 giorni se fosse eletto sindaco.

AMBROSETTI – Verificheremo a) lo stato di salute del bilancio comunale; b) l’attuabilità di eventuali variazioni di bilancio in favore delle manutenzioni urgenti di strade, scuole e canali; c) l’applicazione della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale.

BONO - In 100 giorni si può fare poco o nulla ma, come amministrazione, metteremo in agenda le priorità del nostro programma per perseguire la svolta che auspichiamo.

BOTTONI – Restituire un minimo di dignità alla città che amo, iniziando dalla cura del verde pubblico e del decoro urbano, programmando l’ordinario con chiarezza, occuparci delle strade (sia sull’immagine che sulla sicurezza) e reintrodurre i bagni pubblici, un servizio completamente assente.

COLETTA - L'esperienza amministrativa maturata mi ha insegnato che 100 giorni
possono essere solo un breve respiro nell'ambito di un mandato. Non bisogna illudere i cittadini con facili promesse. In ogni caso ho bene in mente tre priorità: l'istituzione di un distretto della salute, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche e la riapertura del teatro.
MANCINO - Se fossi eletto sindaco, porrei come priorità assoluta la costituzione dell’azienda speciale consortile di diritto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato cittadino nell’ambio dell’ato 4, contestualmente al riconoscimento del diritto umano a un quantitativo minimo vitale giornaliero di 50 litri di acqua per persona, gratuiti e garantiti; pianificazione dell’uso del territorio della Marina di Latina, prevedendo il raddoppio delle aree di parcheggio tra Foce Verde e Capo Portiere, con acquisizione a patrimonio comunale della casa cantoniera sita a Capo Portiere, da adibire a sede di servizi a supporto e sicurezza del turismo marino; asili gratuiti e a tempo pieno.

MUZIO - Nei primi 100 giorni di governo si baderà all’ordinario, per poi aprire ai sogni e creare opportunità per diventare una realtà europea, capace di valorizzare le caratteristiche naturali come agricoltura e turismo, impedendo ai suoi figli di scegliere altre destinazioni.

SCIAUDONE - Nei primi 100 giorni faremo un’ordinanza che vieti l’utilizzo di diserbi e pesticidi per un agriturismo di qualità e difesa della natura oltre che della salute, daremo il via ad incontri con associazioni di categoria e cittadinanza per confrontarci su un nuovo piano regolatore, affronteremo il problema dell’emergenza abitativa.

ZACCHEO - Ne dico una che vale per tre: rimettere in moto la macchina amministrativa. Anzi, rimettere un motore ormai assente. Le sembra normale che 32 apicali del Comune, dicasi 32, hanno preferito lavorare altrove, addirittura a Ponza piuttosto che rimanere a Latina? Le pare normale che in 5 anni e mezzo di amministrazione Coletta, siano cambiati 7 Assessori? Se la macchina amministrativa è ferma, lo è anche l'economia. 

ZULIANI - Un concorso pubblico per immettere nuovo personale comunale per una manutenzione più  accurata, per ottenere finanziamenti e dare risposte ai cittadini. Istituire un Assessorato alla Marina e Turismo e affrontare tutti i problemi del lido in modo coordinato ed incisivo. Aprire le scuole al territorio oltre l’orario curriculare attraverso protocolli d’intesa (Lg.107/2015) per attività associative.

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3 - L’aspetto che ogni volta la fa innamorare di Latina?

AMBROSETTI -  L’intero territorio comunale costituisce un unicum ambientale e climatico – Latina, può essere considerata: "la California d’Europa".

BONO – Latina è una città con un grande potenziale. Basta pensare al Lago di Fogliano, personale riserva naturale della città, e al suo lido per innamorarsene. Viviamo in una città giovane a cui bisogna restituire vivacità e protagonismo.
BOTTONI - Amo Latina indistintamente, essendoci nato ed avendola vissuta tutta la vita. È una città che mi sorprende ogni volta e che al suo interno ha enormi potenzialità che però fanno fatica ad emergere. Mi auguro che ci venga data la possibilità di amministrarla nel migliore dei modi.

COLETTA - Latina ce l’ho nel cuore, me ne innamoro ogni volta che esco di casa al mattino e per me è un onore essere il sindaco della mia città. Nell’ultimo anno e mezzo poi abbiamo vissuto momenti difficili, forse i peggiori dal dopoguerra, e di Latina ho potuto apprezzare lo spirito di comunità, la collaborazione e la solidarietà.
MANCINO – La biodiversità territoriale.

MUZIO - La sua natura. E per sua natura non intendo soltanto il patrimonio del verde, del Parco Fogliano o della Marina selvaggia, ma intendo la sua anima multietcnica e multiculturale, nonché la sua forma così ordinata dei monumenti e delle strade. Latina ha una sua anima originale: impossibile non amarla.

SCIAUDONE - Sicuramente la posizione geografica di Latina è la cosa che più mi attrae, tra le montagne e il mare.

ZACCHEO - La solidarietà e la generosità che animano la nostra gente. D'altronde Latina nasce da una sfida vinta da uomini e donne di straordinario valore contro la natura matrigna.

ZULIANI - L’aria mite, il sole e il mare.

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4 - Un aspetto che non sopporta di Latina? (cosa cambierebbe della sua città)?

AMBROSETTI -  La cattiva manutenzione delle strade e dei canali, dà l’idea di una città abbandonata a sé stessa.

BONO – Purtroppo, invece, porta i segni di 20 anni di immobilismo politico amministrativo. Una eredità pesante tra abbandono e degrado urbanistico. Gli ecomostri diffusi tra città, borghi e marina sono da bonificare e dove, possibile, da acquisire a patrimonio per una riqualifica da destinare a scopi sociali e amministrativi.

BOTTONI - Della città in sé non cambierei nulla, ma mi impegno sin d’ora a farla uscire dallo stato di degrado in cui versa, oltre che a migliorarne la sicurezza.

COLETTA - Non c’è qualcosa che non sopporto, ci sono solo obiettivi da raggiungere affinché Latina sia sempre di più una città in cui tutti vogliono vivere
e costruire il proprio futuro.
MANCINO - L’aspetto insopportabile di Latina lo riscontro nell’indifferenza della stragrande parte della popolazione, ai fatti amministrativi della città, oltre che nell’inefficienza dei collegamenti urbani tra lo scalo ferroviario, la città, i borghi.

MUZIO - La sindrome di Peter Pan. Non è più una città giovane, è una città matura, che deve aprirsi all’Europa e al Mediterraneo, cercando una sua strada, valorizzando il suo territorio e puntando su cultura e turismo

SCIAUDONE - La cosa che meno mi piace è la mancanza di fermento culturale, a tal proposito pensiamo a centri culturali diffusi sul territorio.

ZACCHEO - Non sopporto osservare una Latina così depressa, piatta, immobile. Non sopporto assistere al declino della nostra città, come testimonia ogni indicatore - dalla classifica sulla qualità della vita del Sole24Ore ai dati Istat sull'occupazione giovanile e femminile in cui Latina è ultima nel Lazio. Non sopporto che i teatri della nostra città e la biblioteca siano chiusi da oltre cinque anni.

ZULIANI - Non sopporto che sia così chiusa e povera di attrattiva. Vorrei che fosse come le città Europee: piste ciclabili,  trasporti pubblici che sostituiscono le auto, eventi culturali tutto l’anno dove l’arte diventa motivo di turismo e i giovani vengono per studiare, lavorare e vivere.

5 - Un motivo per cui un elettore dovrebbe votarla.

AMBROSETTI -  Una sola parola: Coerenza.

BONO - Noi siamo l’unica alternativa per questa città poiché abbiamo una credibile filiera politica regionale, nazionale ed europea a differenza di certe liste senza arte né parte. Ricordiamo, infine, che siamo gli unici ad aver ottenuto il benestare della Commissione Antimafia, prova tangibile di trasparenza e presentabilità.

BOTTONI - Per la mia storia e perché ho insieme a me una squadra pronta a mettersi all’opera, sfidando chi ritiene questa competizione elettorale dal risultato scontato. Sono convinto che con un segno di matita l’elettorato possa scrivere il suo futuro e credo che questa opportunità sia da cogliere.

COLETTA - Perché non ho scheletri nell’armadio e oggi possono mettere a disposizione il mio bagaglio di esperienza amministrativa. Ogni mia scelta viene presa per tutelare il bene comune e non l’interesse di pochi. Latina adesso è una città equa, è un bene di tutti e tale deve rimanere.
MANCINO - I motivi per cui un elettore dovrebbe votarmi, sono vari: per la serietà, correttezza, coerenza, competenza delle politiche amministrative e la determinatezza posta a base della difesa dei diritti e i beni comuni.

MUZIO - Chi è un’anima moderata, progressista e liberale non può non riconoscersi nel progetto del polo del fare che è rappresentato da Fare Latina: idee e sogni uniscono la visione del futuro ma è necessaria un’anima pragmatica, quella che noi possediamo.

SCIAUDONE - Credo perché in questi anni ho dimostrato che si può fare politica coerentemente e che ci sia bisogno di una vera opposizione in questa città e di un pensiero diverso che metta l’uomo e non il bilancio al centro dell’attività politica: è per questo che mi sono candidato.

ZACCHEO - I cittadini conoscono la mia storia politica ed umana. Li considero parte integrante della mia famiglia. Conoscono l'amore che nutro per Latina, una città che negli anni mi ha dato tanto. Avverto l'obbligo morale di restituire un po' di quel che ho avuto, soprattutto aiutando i partiti a rigenerarsi ed a formare una nuova classe dirigente. 

ZULIANI - La mia storia parla per me. Ho 10 anni di esperienza amministrativa,
ho maturato conoscenze e competenze, sono onesta, coerente, ho una visione chiara di come far ripartire Latina, ho una squadra di persone giovani e competenti.

 

 

 

 

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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