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La Russia non vuole negoziare

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Il premier ucraino Zelensky denuncia che le relazioni con Mosca sono sempre più difficili

I negoziati con Mosca sono "molto difficili", ma "continuiamo a lavorare a diversi livelli per spingere la Russia verso la pace. Fino alla fine di questa guerra brutale". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social media.

"I rappresentanti ucraini stanno lavorando ai negoziati, che si svolgono quasi ogni giorno. È molto difficile. A volte imbarazzante. Ma passo dopo passo, stiamo andando avanti", ha precisato.

Centomila persone sono ancora nella città assediata di Mariupol, intrappolate "in condizioni disumane", a corto di rifornimenti e sotto costante attacco, ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio diffuso nella notte.

Il leader ucraino ha affermato che un gruppo in fuga lungo una rotta umanitaria concordata è stato "semplicemente catturato dagli occupanti". E ha aggiunto: "Ci sono circa 100mila persone in città - in condizioni disumane, senza cibo, acqua, medicine e sotto continui bombardamenti".

Zelensky ha anche accusato le forze russe non solo di bloccare un convoglio umanitario che cercava di portare gli aiuti a Mariupol, ma di aver sequestrato ciò che un altro funzionario ucraino ha precisato essere 15 tra autisti di autobus e soccorritori in missione di aiuto, insieme ai loro veicoli. "Stiamo cercando di organizzare corridoi umanitari stabili per i residenti di Mariupol, ma quasi tutti i nostri tentativi, purtroppo, sono sventati dagli occupanti russi, dai bombardamenti o dal terrore deliberato", ha sottolineato.

E continua la resistenza ucraina agli attacchi russi. "La bandiera russa non sventolerà mai sopra Kiev". Lo ha assicurato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, in un'intervista ai media francesi. L'ex campione di pugilato ha ribadito la sua fiducia nella resistenza dei concittadini, sottolineando che sono pronti a difendere la capitale fino alla fine. "I soldati russi non torneranno mai a Kiev e la bandiera russa non sventolerà mai sulla nostra città. Preferiamo morire piuttosto che inginocchiarci", ha detto.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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