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Il mondo sull'orlo del baratro

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Il senatore La Russa sostiene le parole del presidente Mattarella, Zelensky visita i confini e la Cina si fa garante della pace tramite Macron

Questo libro "ci fa capire meglio il presente, parlando del '38, un anno lontano, quando l'Europa non voleva capire o non capiva di essere sull'orlo di un baratro, di una guerra che avrebbe portato lutti e distruzioni, che avrebbe segnato la fine di un mondo e l'inizio per fortuna di un altro mondo". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un videomessaggio inviato alla presentazione del libro di Marina Valensise 'Sul baratro'.

Poi la seconda carica dello Stato ricorda come "L'Italia, La Francia, la Germania, l'Inghilterra, si stavano avviando verso il baratro, dopo il '34. Con il tentativo di frenare la pretesa egemonica tedesca, la cessione dei Sudeti, era chiaro che qualsiasi tentativo era solo di procrastinare il dramma avvenuto". Nel libro la "guerra in ucraina è vista in controluce, come se oggi fosse il '38" oggi occorre "fare il contrario di sottovalutare la prestesa di voler occupare territori altrui".

Intanto Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Volyn, in Ucraina, al confine con la Bielorussia e la Polonia, dove ha elogiato il lavoro delle guardie di frontiera. In un video pubblicato su Telegram, il presidente ucraino ha affermato: "Ci sono molte questioni importanti, equipaggiamento e protezione del confine di stato, situazione socioeconomica e sicurezza nella regione, e sistemazione delle fortificazioni per la difesa".

"È un onore per me essere qui oggi e ringraziare le nostre guardie di frontiera per aver protetto il confine di stato", ha aggiunto il capo di Stato.

Intanto procedono i (deboli) progetti di pace. La Cina sostiene gli sforzi europei per dare il via a colloqui di pace sull'Ucraina. Lo ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, commentando durante un punto stampa la notizia, riferita dall'agenzia Bloomberg, secondo cui il presidente francese, Emmanuel Macron, starebbe cercando la sponda di Pechino per avviare negoziati tra Mosca e Kiev.

Questi negoziati dovrebbero basarsi sugli "interessi fondamentali a lungo termine" dell'Europa e dovrebbero tenere conto delle "legittime preoccupazioni di tutte le parti", ha affermato Wang, sottolineando che tutte le parti devono sforzarsi di stabilire una fiducia reciproca.

 

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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