Il covid è in ritirata. Ce lo dice Zoom
Il crollo delle azioni di Zoom è l'ultimo indicatore che la situazione si sta normalizzando
Una delle memorie più indelebili di questo terribile e lungo periodo di pandemia, sarà quello delle sessioni di videochiamate di gruppo, ora per mantenere un minimo di contatto umano nelle lunghe giornate di lock down, ora per permettere la regolare funzionalità del lavoro anche a distanza.
Nell'ultimo anno e mezzo, sopratutto Zoom s'era imposta come forte alternartiva ai più blasonati Skype e Google meeting. La possibilità di organizzare una sessione con numerosi partecipanti ha proiettato l'app americana nell'olimpo delle soluzioni per lo smartworking, con un incremento del valore di mercato che si è visto quasi decuplicato nell'ultimo anno e mezzo. Le azioni di zoom che avevano raggiunto l'esorbitante quotazione di 560 dollari, tuttavia sono ora scese a 350. A detta della stessa azienda, l'allentamento delle norme anti covid e il lento ritonrno alla vita normale ha rappresentato la ragione dell'inevitabile calo.
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