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Speciale Cersaie: un'esplosione di colori e temi floreali

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A Bologna riparte lavoglia di partecipazione fieristica con importanti presenze al Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno

L’atmosfera che si respirava al Cersaie 2021 di Bologna era finalmente quella di un Paese che ha lasciato alle spalle due anni di pandemia. 

Controllo del Green Pass e misure di distanziamento a parte, infatti, l’affluenza al Salone Internazionale per l’Architettura e dell’Arredobagno è stata inaspettatamente generosa.

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Tra le parole che abbiamo scambiato con addetti del settore e responsabili degli stand, il coro è stato unanime nel dire che l’affluenza alla fiera è stata di gran lunga migliore di tutte le previsioni. “Non come prima del covid”, ci tengono a specificare, ma comunque un grandissimo segnale di ripartenza. 

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Per dare un’idea dei numeri, gli espositori del Cersaie 2019 sono stati in totale 889, di cui 342 esteri, per un’area espositiva di 161mila metri quadri.

Rispetto alle edizioni pre-pandemia, in molti tra gli addetti ai lavori sottolineano il basso numero di attori stranieri ma che, dicono “siamo fiduciosi ritorneranno”. La situazione legata alla pandemia ha causato, infatti, l’assenza alla fiera di mercati importanti come Giappone e Australia, nonostante la presenza comunque importante di aziende europee.

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I settori merceologici presenti alla fiera erano 10, partendo ovviamente dai pavimenti e rivestimenti in ceramica e non, l’arredobagno, le apprecchiature igienico-sanitarie, l’arredoceramica con caminetti e cucine, le attrezzature per la posa e l’esposizone della ceramica, le materie prime, le attività di supporto alle aziende, le finiture e l’outdoor, per terminare con tutto ciò che riguarda l’illuminotecnica e la domotica.


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Le tendenze del Cersaie 2021

Martina Romani, responsabile marketing del gruppo Romani, ci ha parlato delle tendenze del Cersaie 2021 e dell’impatto del Covid sul mercato delle ceramiche e dell’arredo. Riguardo le tendenze, Romani ha ricordato come in ceramica, come nella moda, ci si segua a vicenda.
“La principale tendenza di quest’anno è il ritorno del colore e della decorazione: ci sono tantissime laste e marmi decorati, e questa è una tendenza generale del settore”.  

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Parlando della situazione legata al Covid, le chiacchiere scambiate con gli addetti al settore hanno evidenziato che il mercato ha avuto un calo fisiologico, ma non tragico. 

“Durante il Covid ci siamo sempre difesi, e post-covid tutto il settore sta andando a velocità importanti, facendo quasi fatica a stare dietro agli ordini. Siamo tutti in crescita, ma con un grande interrogativo che riguarda il futuro. Abbiamo fermato le produzioni e abbiamo colto l’occasione per ristrutturare, ma non abbiamo mai chiuso del tutto – continua Romani -, avremo perso 4 o 5 giorni di spedizioni in tutto il lockdown” ha ricordato Romani.

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“Riguardo la fiera, l’abbiamo organizzata senza sapere cosa sarebbe successo, quasi in punta di piedi, ma facendo un investimento importante. Facendo un bilancio, nell’ultimo giorno di fiera, siamo contentissimi, perché l’affluenza è stata ottima nonostante tutte le incertezze.

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La tecnologia all’interno del settore

All’interno della fiera, ci siamo soffermati anche sugli stand che rappresentano un mercato un po’ più di nicchia all’interno del settore, quello tecnologico.
Il settore tecnologico, come ci dice Marco Zanori, direttore della filiale italiana di Spark Vision “è purtroppo ancora una nicchia nel settore, e questo può tenere l’italia indietro rispetto ad altri player globali”.

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L’obiettivo delle aziende tecnologiche come Spark Vision è quello di aiutare la vendita, ma altre realtà si occupano anche di sviluppare sotware da un lato ispirativo e progettuale.

Secondo Zanori il settore è ancora indirizzato a pensare troppo poco “in modo digitale”. Ci si riferisce soprattutto ai grandi colossi italiani, anche quelli presenti al Cersaie, che secondo gli espositori di soluzioni tech “dovrebbero aggiornarsi”, per non far diventare quello italiano “un mercato di nicchia”. Tutto ciò andrebbe a favorire i grandi attori emergenti come la Cina, che secondo Zanori “esploderà in questo settore quando si rivolgerà anche al mercato estero”.
 

3 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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