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Obbligo green pass 15 ottobre: caos portuali

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Una circolare del Viminale evidenzia la paura del governo di un blocco dei trasporti, invitando le imprese portuali a pagare il tampone ai dipendenti

Il 15 ottobre in Italia entrerà in vigore il Green Pass per tutti i lavoratori, e in merito a questa misura si è alzato un polverone intorno a una circolare del Ministero dell'Interno.

Le tensioni degli ultimi giorni e le minacce di sciopero, infatti, hanno spinto il Governo a rivedere le misure su alcune categorie delicate come i portuali, che con uno sciopero potrebbero bloccare attività essenziali alla vita del paese. 

Il Viminale ha diffuso una circolare per invitare le imprese del settore portuale a mettere a disposizione test gratuiti ai lavoratori senza Green Pass. Una decisione presa “In considerazione delle gravi ripercussioni economiche che potrebbero derivare dalla paventata situazione anche a carico delle stesse imprese operanti nel settore”.

La politica

Le reazioni della politica sulla circolare del Viminale sono state quasi unanimi. Il primo a reagire è stato Matteo Salvini, che ha ribadito il suo pensiero di estendere a tutti il tampone gratuito.

Dura anche la reazione del Partito Democratico, tramite le parole dei deputati Romano e Gariglio, che hanno giudicato “Inopportuna e irrazionale” la richiesta del Ministero. “Tale raccomandazione appare contraddittoria con le indicazioni già venute dal Governo nei confronti di tutte le aziende italiane, oltre a rischiare di creare grande confusione nel settore portuale proprio alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass”.
Duro anche Calenda: “Un cedimento sbagliato, chi non si vaccina si deve pagare il tampone perché fa una scelta contraria alla sicurezza pubblica”.

I sindacati

È arrivata tempestiva anche la risposta dei sindacati alla circolare del Viminale. I segretari generali Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi hanno chiesto al Ministero, tramite una lettera, di equiparare tutte le aziende di trasporti, per “Garantire quanto più possibile una continuità del servizio di trasporto di persone e merci che non impatti su diritti fondamentali dei cittadini utenti”. 
Nella logica relativa alla garanzia dei servizi essenziali e per equità rispetto a tutti riteniamo si debba richiedere – dice la lettera -  l’estensione della raccomandazione della circolare a tutti i settori dei trasporti dei servizi ausiliari ed accessori collegati.”

Uno scivolone del Governo, decisione che lascia basiti per incoerenza, e che lascia grande spazio a speculazioni e proteste, anche giuste, di sindacati, politica e lavoratori.

2 anni fa
Autore
Piergiorgio Michelangeli

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