in Usa pronti a desecretare intelligence sull'origine del virus

In una rara manifestazione di spirito bipartisan, la Camera dei rappresentanti Usa ha votato all'unanimità per desecretare tutte le informazioni raccolte dall'intelligence sull'origine del coronavirus. Ora la legge, che è già stata approvata, sempre all'unanimità, al Senato, arriva alla firma di Joe Biden.

"Non ho ancora preso una decisione in proposito", ha risposto il presidente ai giornalisti che gli chiedevano se firmerà o metterà il veto alla misura che impone entro 90 giorni la pubblicazione delle informazioni ora classificate. Da parte dei democratici, si sottolinea comunque come la risoluzione abbia "un forte valore simbolico", concedendo comunque a Biden "ampia discrezione" nel non diffondere informazioni per non compromettere fonti e pratiche di intelligence.

L'approvazione della misura arriva dopo che è stato rivelato un rapporto del dipartimento dell'Energia che fa riferimento a nuove informazioni di intelligence che rilanciano la tesi del virus "sfuggito" da un laboratorio di Wuhan. Una conclusione, ha avvisato la Casa Bianca, su cui non concordano tutte le agenzie di intelligence.

L'approvazione della misura ha naturalmente tutto un altro significato per la maggioranza repubblicana alla Camera che ha avviato una commissione di inchiesta sull'origine del Covid e sulla gestione dell'emergenza.

Da sempre convinti delle responsabilità cinesi nell'origine del virus, i repubblicani credono che la legge "darà la possibilità agli americani la possibilità unica di vedere quello che è successo a livello di sicurezza nei laboratorio di Wuhan alla fine del 2019 ed inizio 2020", come ha detto Michael Turner, presidente della commissione intelligence "Questo laboratorio, e quelli che vi lavorano, possono essere la chiave per scoprire la verità", ha concluso.