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Smog in città: i nemici si chiamano polveri sottili e ammoniaca

Nebbia a Frosinone

Lo studio di Altroconsumo ha preso in considerazione i vari inquinanti presenti nell'aria delle grandi città

La qualità dell’aria in città non è solo una questione ambientale ma ha anche importanti ricadute sulla qualità di vita e sulla salute dei cittadini. Altroconsumo ha analizzato i principali inquinanti: dallo studio "emerge prima di tutto il particolato, polveri sottili che con le loro dimensioni microscopiche consentono l'inalazione profonda nelle vie respiratorie, causando problemi cardiovascolari e respiratori. Si tratta in realtà di un mix di polveri che per lo più deriva dalle attività dell'uomo: processi industriali, edilizia e il traffico di veicoli". 

banner_globo_youmarketing.gifParlando di particolato, "importante è anche il ruolo del black carbon che è contenuto principalmente nella frazione fine del particolato (Pm2.5) ed è emesso come residuo di qualsiasi processo di combustione. Gli studi epidemiologici forniscono sufficienti evidenze dell'associazione fra l’insorgere di patologie cardiopolmonari e mortalità con l'esposizione al black carbon". Ci sono poi gli ossidi di azoto, "la cui origine è legata alla combustione ad alta temperatura, come quella che avviene nei motori delle auto, e che possono portare alla produzione di inquinanti secondari come biossido di azoto, il più temuto perché irritante per l'apparato respiratorio. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e hanno conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri". Infine, "l’ammoniaca, un gas dall'odore pungente, irritante e tossico, che contribuisce alla formazione di particolato secondario e che si genera principalmente dalle attività agricole, ma non solo".

Dall’analisi Altroconsumo emerge che in città le fonti di inquinamento sono principalmente due: "Il traffico e, d'inverno, anche il riscaldamento delle case. Ad oggi si stima che circa 3 italiani su 4 vivano in un territorio inquinato, in cui c'è una concentrazione di polveri sottili superiori ai limiti stabiliti per la tutela della salute. Nel 2023 sono state 58 le città in cui la concentrazione media di polveri sottili ha superato il limite di riferimento di 10 microgrammi per m3, ma si sono registrate situazioni anche peggiori, in cui si è superato il doppio del limite: nei primi mesi del 2023, Cremona è stata la provincia peggiore, seguita da Monza, Milano, Mantova e Padova".

22 Gennaio
Autore
Luciano Razzano

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