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Comuni al voto, si presentano le liste. Ma c’è lo Spazzacorrotti

urna elettorale

Più di mille i consigli comunali da rinnovare e sindaci da eleggere. Sopra i 15mila abitanti possibilità di ballottaggio

Saranno 1160 i Comuni italiani chiamati al voto il prossimo 3 e 4 ottobre. Di questi, solo 115 sono i comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti; di questi, 17 comuni sono capoluogo. Sono 1.045 i comuni con popolazione inferiore sotto i 15 mila abitanti.

In questi 1160 comuni, tra oggi e domani, entro le 12 di sabato 4 settembre rappresenta la dead line oltre la quale non sarà più possibile farlo, nei comuni al voto nella tornata elettorale del 3 e 4 ottobre 2021 per il rinnovo dei consigli comunali, si aprono e si chiudono i termini per la presentazione delle liste dei candidati.

La presentazione delle liste con le firme autenticate a sostegno, ridotte ad un terzo rispetto al solito per le difficoltà oggettive imposte dalle regole di contenimento del Covid, vanno presentate presso gli uffici elettorali degli stessi comuni dove si prende parte al voto.

Nei comuni con popolazione maggiore ai 15 mila abitanti, la legge elettorale prevede che se nessuno dei candidati alla carica di sindaco, al primo turno riesce a prendere il 50+1% dei voti, la settimana seguente, ovvero il 17 e 18 ottobre, si svolga un ballottaggio tra i due candidati che hanno preso il maggior numero di preferenze. Sarà proprio il risultato del ballottaggio in quel caso a determinare la composizione del consiglio comunale visto che al vincitore è previsto un premio di maggioranza.

Nei comuni al di sotto del 15 mila abitanti invece, si vota con turno unico. Questa non è l’unica differenza visto che sotto i 15 mila abitanti, non sono previste le coalizioni di liste; ogni candidato deve “sorreggere” la sua candidatura con una unica lista civica a sostegno.

Nei comuni sotto i 3 mila abitanti poi, decade anche il vincolo del doppio mandato consecutivo del sindaco; ovvero, se un primo cittadino è in carica già da due legislature, può automaticamente candidarsi alla terza.

Ad aggiungere un fattore di novità alle elezioni rispetto al passato, c’è poi la cosiddetta legge “Spazzacorrotti” del 2019

Tale legge, al comma 14, prevede che "entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle competizioni elettorali di qualunque genere, escluse quelle relative a comuni con meno di 15.000 abitanti (entro il prossimo 19 settembre 2021 ), i partiti e i movimenti politici, nonché le liste, hanno l’obbligo di pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale".

Il comma 15 della stessa norma prevede un’ulteriore incombenza per le amministrazioni locali interessate dalle consultazioni elettorali: “In apposita sezione, denominata “Elezioni trasparenti’’, del sito Internet dell’ente cui si riferisce la consultazione elettorale, entro il settimo giorno antecedente la data della consultazione elettorale (dunque entro il prossimo 26 settembre), per ciascuna lista o candidato ad essa collegato nonché per ciascun partito o movimento politico che presentino candidati alle elezioni di cui al comma 14 sono pubblicati in maniera facilmente accessibile il curriculum vitae e il certificato penale dei candidati rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per l’elezione. La pubblicazione deve consentire all’elettore di accedere alle informazioni ivi riportate attraverso la ricerca per circoscrizione, collegio, partito e per cognome e nome del singolo candidato”.

 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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