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Sezze, colpo di pistola ferisce una ragazza e un intero paese

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Dopo una rissa, la sparatoria tra stranieri; rimane a terra una 19enne che non c'entra nulla. La ferita non è grave

Di nuovo in un servizio di apertura del TG delle ore 13 su Rai Uno, di nuovo per un fatto di cronaca nera. È capitato a Sezze, il più grande dei paesi dei Monti Lepini in provincia di Latina, 25 mila abitanti circa, squassato di nuovo da un fatto di cronaca. Nella notte tra sabato e domenica, nei pressi dell’Ala della Pace, pare quasi una coincidenza ironica, scoppia una risa che culmina con le botte tra due soggetti. In pochi istanti si accende la zuffa e, in altrettanti pochi, si spegne. Il fatto già grave, ma non inedito, squassa la calma di un paese che, come detto, già in altre circostanze è finita agli onori (disonori) della cronaca nazionale, per episodi similari, si spegne. Almeno così pare, perché uno dei due si allontana dalla scena solo temporaneamente. Ci fa ritorno qualche minuto dopo, intorno all’una quando, alla caccia del rivale lo individua davanti al Central Caffè, a qualche decina di metri di distanza dal luogo della rissa. Estrae la pistola e spara. Lo manca, per fortuna, ma il colpo rimbalza e si pianta nella caviglia di una ragazza di 19 anni che con i fatti non c’entra nulla. Ma pur non entrandoci nulla si ritrova a terra, accerchiata prima da soccorsi alla buona e curiosi. Intanto il fuggi fuggi generale dopo lo sparo, porta la gente della movida a disperdersi. Arrivano 118 e Carabinieri. I sanitari portano la giovane al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Latina. I medici del Santa Maria Goretti la operano per estrarre il proiettile. L’operazione va per il meglio e la prognosi per la giovane è subito sciolta. Resta invece riservata la prognosi per il paesone Sezze. I Carabinieri cominciano le indagini alla ricerca di chi ha sparato. Nella locale Stazione, dove il personale in servizio è ridotto al lumicino, si susseguono i colloqui dei Carabinieri con chi ha visto o sentito qualcosa. Intanto vengono attinte le immagini della video sorveglianza. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, prova a intervenire nelle ore immediatamente successive ai fatti: “In merito ai fatti di questa notte sono in strettissimo contatto con le forze dell'ordine. Adesso mi trovo al Santa Maria Goretti per accertarmi delle condizioni della ragazza. Voglio esprimere la massima vicinanza della città di Sezze alla ragazza e alla sua famiglia oltre che affermare la piena fiducia al lavoro delle forze dell'ordine che sono sicuro assicureranno alla giustizia quel delinquente!”. È lui uno dei più frastornati di fronte all’ennesimo esempio di un’escalation spietata e terrificante. Gli auguri di pronta guarigione alla ragazza sono d’obbligo, quello alle Forze dell’Ordine di riuscire ad assicurare alla giustizia il colpevole nel minor tempo possibile, è un augurio doveroso. Quella di un paese ferito, dove il fenomeno immigrazione non è stato governato, dove le Forze dell’Ordine sono ridotte al lumicino, è una constatazione tanto dolorosa quanto veritiera.

28 Aprile
Autore
Luca Morazzano

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